Uno speleologo è stato salvato dalla Polizia di Stato dopo essere caduto in una gola impervia del messinese. L’uomo, insieme a degli amici stava facendo un’escursione presso i canyon che circondano le cascate del Cataolo, in località Gualtieri Sicaminò, quando all’improvviso è scivolato rovinosamente nella gola attraversata da un torrente.
A causa della morfologia del territorio altamente impervio ed inaccessibile, nonostante il tempestivo intervento, i colleghi di escursione non sono riusciti nell’intento di portare in salvo il malcapitato. Nel frattempo è stato allertato il servizio sanitario di emergenza del 118 ed i Vigili del Fuoco che, sebbene tempestivamente intervenuti, non sono riusciti a portare in salvo l’uomo.
A questo punto, la Prefettura di Messina ha disposto l’impiego nella missione di soccorso degli uomini e dei mezzi del 5° Reparto Volo della Polizia di Stato di stanza presso l’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria.
Immediatamente un equipaggio di volo della Polizia di Stato in sinergia con un gruppo ben collaudato del Soccorso alpino Calabria, sotto la direzione della dirigente di reparto Ariela Turchi e con il coordinamento del pilota Francesco Corigliano, hanno pianificato la missione ed hanno raggiunto il teatro delle operazioni di salvataggio a bordo di un elicottero della Polizia.
Dop aver analizzato il luogo, l’equipe è riuscita a recuperare lo speleologo in pericolo ed a trasportarlo presso il Policlinico di Messina per le cure necessarie. L’equipaggio formato dal pilota comandante Biagio Cozzi, dal copilota Pietro Frassica, dai tecnici di bordo Antonio Lombardo e Luciano Favaro, nonché dai collaboratori del soccorso alpino della Calabria Enzo Repaci, Orazio Casciano e Maria Francesco Marra ha messo a frutto l’esperienza ed il costante lavoro di addestramento pregresso ed ha concluso, positivamente ed in tempi rapidissimi, una missione di volo ai limiti delle performance umane e dell’elicottero. A tutto il team sono pervenute le congratulazioni per la buona riuscita della missione sia da parte del gruppo speleologico della Sicilia che dal funzionario della Prefettura di Messina.