Volontari “usati” per vigilare enti pubblici, allarme di Cgil, Cisl e Uil

Carlomagno

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Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs“Chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione, Mario Oliverio, sul caso delle onlus che svolgono (svolgerebbero?) servizi di vigilanza”. Lo scrivono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs in una nota congiunta.

Il riferimento è delle associazioni di volontariato che in particolare in provincia di Catanzaro, svolgono servizi di vigilanza presso enti pubblici, società collegate alla Regione, ospedali ed università, ma che a norma di legge, secondo i sindacati, non potrebbero compiere.

“Le associazioni di volontariato – si legge – sono da sempre una risorsa preziosa per la società italiana, e per questo le organizzazioni sindacali scriventi, sono molti preoccupati, perché se fosse vero ciò che viene da giorni riportato dalla stampa, ovvero l’utilizzazione dei volontari, spesso purtroppo persone disoccupate, saremmo molto preoccupati perché nelle condizioni economiche del Sud e in particolare della Calabria, questa pratica odiosa ancorché ai limiti della legalità, rappresenterebbe un volano per il lavoro nero”.

“Se ciò fosse vero, – ribadiscono i sindacati nella nota unitaria – questo modo di agire e di utilizzare le associazioni di volontariato, troverebbe la nostra ferma condanna e la nostra protesta e ci porterebbe a considerare le necessarie e conseguenti azioni di mobilitazione sindacale”.

“Pertanto – conclude la nota a firma di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs – chiediamo al presidente della giunta regionale Oliverio un incontro per chiarire la vicenda in ogni suo aspetto a tutela del volontariato e contro ogni forma di lavoro nero”.