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L’assessore allo Sviluppo economico e alla promozione delle Attività produttive della Regione Calabria, Carmen Barbalace, si è dimessa. A comunicarlo è stato lo stesso assessore Barbalace indagata nella qualità di dipendente dell’ente regionale, nell’inchiesta condotta dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato al fermo di 116 persone accusate di fare parte delle più importanti cosche del “mandamento” ionico.
I reati contestati a Barbalace si riferiscono ad un periodo precedente alla sua nomina assessorile e sono abuso d’ufficio truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Barbalace, esprime “profonda amarezza che nasce dalla consapevolezza dell’assoluta estraneità della mia persona rispetto ai contesti criminali che vengono descritti nel provvedimento” e sostiene di avere sempre agito con “correttezza trasparenza e onestà. Le mie dimissioni costituiscono un atto di assoluto ed incondizionato rispetto nei confronti della magistratura e, soprattutto, dei cittadini calabresi”.