Incendi in Calabria, Tansi: “In Sila roghi organizzati”

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Il capo della Protezione civile Calabria, Carlo Tansi
Il capo della Protezione civile Calabria, Carlo Tansi

“Il parco della Sila negli ultimi giorni è stato oggetto di una serie di attacchi criminali ben organizzati, con punti di innesco posizionati scientemente lungo le strade principali, ad anello intorno al parco, con l’intento chiaro di arrecare danno”. Lo dice Carlo Tansi, capo della protezione civile della Calabria, parlando degli incendi che stanno colpendo da settimane il territorio regionale.

”C’è certamente anche un motivo di lucro, perché quando un albero si brucia, per legge deve essere rimosso – dice Tansi – entro un anno, e immaginiamo pure che questo legname possa essere utilizzato per le centrali a biomasse, quindi c’è tutto un business. Tutti questi incendi sono costati molto ma molto di più di quanto poteva costare la prevenzione – ha detto Tansi – e parlo di terreni privati che dovevano essere puliti, e in questo ci sono gravi responsabilità, di sottobosco demaniale che dovrebbe essere curato e della costruzione delle famose piste, che servono a tagliare le fiamme”.

A Rose (il centro del Cosentino assediato dalle fiamme da oltre una settimana) l’incendio è ripartito stamattina, localmente, ma si può controllare – ha detto infine Tansi – mentre a Longobucco, ancora ieri la situazione era molto critica, perché il fronte è arrivato alle porte del paese e il fumo invade tutta la vallata”.