Terremoto di magnitudo 4.3 a largo di Paola. Esperto: Sprofonda l’antico oceano Tetide

Carlomagno

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Terremoto Paola CosenzaUna scossa di terremoto di magnitudo 4.3 è stata registrata alle ore 4:38 di stamane 11 agosto 2017 a largo della costa tirrenica meridionale, in provincia di Cosenza, con epicentro a una ventina di chilometri da Paola.

Secondo i rilevamenti effettuati dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto la rottura di faglia ad alta profondità: 227 chilometri.

Non risultano segnalazioni di danni a persone o cose. In linea d’aria, i centri più vicini alla zona dell’epicentro sono molti paesi costieri tra l’alto e il basso Tirreno cosentino, fra cui Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Acquappesa, Cetraro, Paola e Amantea. Il sisma è avvenuto a 46 chilometri da Cosenza e a 56 da Lamezia Terme.

All’origine del terremoto di stanotte nel Cosentino, a giudizio degli esperti sarebbe “il graduale sprofondamento dell’antico oceano Tetide sotto il Mar Tirreno. ”L’antico oceano Tetide sprofonda sotto il mantello terrestre e si piega sotto la costa della Calabria, del Cilento e della Sicilia, dando luogo a un’attività sismica particolarmente profonda”, ha detto all’Ansa Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv.

antico oceano tetide

Questo graduale scivolamento di una placca sotto l’altra (subduzione) è simile a quello osservato in alcune aree dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano; nel fenomeno al largo della costa calabra la crosta terrestre più la parte più esterna del mantello (litosfera), che costituisce il relitto dell’antico oceano Tetide, sprofonda in verticale nella zona più interna mantello, generando terremoti profondi.

”La profondità – ha spiegato l’esperto – è ben maggiore di quella dei terremoti che avvengono nell’Appennino e nella stessa Calabria, e che è generalmente compresa tra 15-20 chilometri”. La profondità elevata attutisce molto l’energia del terremoto e lo fa avvertire di meno rispetto a quelli della stessa magnitudo che avvengono più in superficie.

Dal 2005, ha rilevato Amato, nell’area ci sono stati 20 terremoti di magnitudo superiore a 3.5, di questi, 4 sono stati di magnitudo superiore a 4.0. Il più forte dei 20 è stato il terremoto di magnitudo 5.1 registrato nel Mar Tirreno il 17 dicembre 2008, avvenuto alla profondità di 269 chilometri