Botta e risposta tra Forza Italia e Ap. Leone: Santelli sbaglia

Carlomagno

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Gianfranco Leone
Gianfranco Leone

“Dobbiamo, purtroppo, e non è nel nostro costume, replicare alla coordinatrice di Forza Italia, che la politica è fatta di confronto, relazioni e progettualità, non di fughe in avanti nè di prevaricazioni né di imposizioni da parte di chi si erge a censore degli altrui comportamenti, sapendo benissimo che con Ap determinante, Forza Italia ha vinto le elezioni a Catanzaro e che, soprattutto, Alternativa Popolare alle ultime regionali, in piena autonomia politica, ideologica e organizzativa, ha preso il 9% dei consensi su tutto il territorio calabrese”. Replica così Gianfranco Leone, di Ap, alla coordinatrice di Forza Italia Jole Santelli.

“Noi non sappiamo – spiega il segretario regionale amministrativo del partito di Alfano – da dove deriva questa arroganza e questa presunzione di comportamenti di un gruppo dirigente, quello di Forza Italia, che offende non solo un’altra forza politica, ossia quella di Ap, che legittimamente rivendica il posto che le spetta dovuto al consenso elettorale ma, addirittura, pretende che il loro consigliere regionale Graziano, giubilato ed umiliato, dovrebbe accettare le indicazioni del gruppo dirigente di Fi”.

“Siamo, purtroppo, all’aberrazione della politica e delle regole dei comportamenti”, attacca Leone. “A questi amici gli possiamo solo dire che ci vedremo domani in Consiglio regionale e lanciamo la sfida sulla credibilità e sulla correttezza dei comportamenti nei nostri consiglieri regionali e quelli che, forse unti dal Signore, pretendono di decidere disinvoltamente il ruolo dei consiglieri nell’ambito dell’assemblea regionale. Pertanto a domani (lunedì 11 settembre, ndr), nella speranza che tutti i consiglieri regionali votino, liberamente e democraticamente, le persone più qualificate che possano rappresentare l’Ufficio di Presidenza regionale. Quando ai trasformismi, questa pagina è tutta da scrivere, specie dopo che Forza Italia a Rende ha stravolto e tradito il voto popolare e ha scelto di stare al governo della città con i peggiori transfughi e trasformisti della sinistra calabrese”, conclude l’esponente gentiliano.