Beccati altri 11 furbetti del cartellino nel Reggino [FOTO-VIDEO]

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
frame assenteismo comune sant'ilario allo Ionio
frame video

SANT’ILARIO ALLO IONIO (REGGIO CALABRIA) – Altro blitz nel reggino contro i furbetti del cartellino. I carabinieri di Locri hanno eseguito stamane undici misure cautelari personali, emesse dal gip presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti impiegati pubblici del Comune di Sant’Ilario dello Ionio (Reggio Calabria). L’operazione è stata denominata “Fuori dal Comune”.

Le ordinanze, applicative della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per diversi dipendenti comunali, sono state emesse al termine di un’attività investigativa svolta dai militari di Sant’Ilario dello Ionio e coordinata dalla Procura in tema di contrasto al fenomeno del cosiddetto “assenteismo”. Coinvolti anche responsabili di area e di settore del comune.

I reati contestati vanno dalla truffa aggravata e continuata in danno dell’Ente Pubblico, all’ attestazione fraudolenta della presenza in servizio, all’abuso d’ufficio e al peculato. Tra i tanti dipendenti comunali coinvolti nell’attività investigativa, spiccano anche alcuni impiegati con funzioni di responsabilità amministrativo-contabile che hanno agevolato il personale assenteista non perseguendo determinati comportamenti volti a certificare falsamente lapresenza in servizio strisciando il badge ma di fatto assenti dal luogo di lavoro procurando, quindi, verso questi ultimi, ingiusti vantaggi patrimoniali con danni per l’ente che erogava gli stipendi.

Il comune di Sant’Ilario dello Ionio, con una popolazione di circa 1.400 residenti, ha 19 impiegati in servizio presso l’ente comunale i cui “comportamenti lavorativi” sono stati monitorati nel corso delle indagini svolte tra il settembre 2016 e il gennaio 2017 dai militari del luogo.

Le riprese degli assenteisti al comune di Sant’Ilario allo Ionio

La complessa e articolata attività d’indagine, eseguita con servizi di osservazione e pedinamento, ma anche mediante sistemi di videoripresa, ha evidenziato continue condotte illecite poste in essere da buona parte del personale dipendente, che era solito allontanarsi dal luogo di lavoro per svolgere attività di esclusivo interesse personale.

È stato possibile accertare, infatti, come un nutrito numero di dipendenti, tra i quali responsabili di area e di settore, pur risultando regolarmente in ufficio a prestare ore di lavoro in favore dell’Ente pubblico di appartenenza, si trovasse, invece, in tutt’altri luoghi privati, attestando falsamente la propria presenza in ufficio.

Gli indagati, eludendo il sistema di rilevazione elettronica delle presenze, si dedicavano alle più svariate attività personali: vi era infatti chi andava al mercato a fare la spesa, chi stava in auto a leggere il giornale, chi effettuava sortite in circoli ricreativi, in supermercati o nei bar o addirittura chi si recava dal barbiere.

Emblematico il caso di un dipendente pubblico che in più occasioni, quasi quotidiane, faceva un uso momentaneo di un autoveicolo dell’Ente posto nella sua disponibilità, sottraendolo alla sua destinazione originaria recandosi nei comuni limitrofi per fare shopping o commissioni di natura privata, creando così un apprezzabile danno economico.
Da non sottovalutare infine, il comportamento di due dipendenti che, in concorso tra loro, nella qualità di responsabili di area amministrativa e finanziaria, non avviavano il procedimento disciplinare e non facevano recuperare ore di assenza non giustificata ai dipendenti delle proprie aree.