‘Ndrangheta, presi i fiancheggiatori della latitanza di Ernesto Fazzalari

Carlomagno

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Ndrangheta, documentate infiltrazioni mafiose a Taurianova

REGGIO CALABRIA – Il comune di Taurianova negli anni della gestione Romeo (2007 – 2013) sarebbe stata al servizio delle cosche di ‘ndrangheta del posto. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda di Reggio Calabria culminata stamane con l’arresto di una cinquantina di persone gran parte delle quali colpite da misure cautelari in carcere, tra i quali l’ex sindaco Domenico Romeo e l’ex assessore allo Sport Francesco Sposato.

Sgominato anche il gruppo criminale che avrebbe favorito la ventennale latitanza di Ernesto Fazzalari, esponente di spicco dell’omonima consorteria criminale catturato dai Carabinieri il 26 giugno 2016. L’operazione, condotta in queste ore dai carabinieri, finanzieri e polizia, è denominata “Terramara – Closed”.

L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria – sviluppata nell’arco temporale 2012/2016, con distinte indagini condotte dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria – ha consentito di delineare gli assetti e l’operatività delle cosche Avignone-Zagari- Fazzalari-Viola cui sono collegati, con autonomia funzionale, i gruppi Sposato-Tallarida e Maio-Cianci, entrambi attivi nell’area di Taurianova (Reggio Calabria) e nelle zone limitrofe.

L’inchiesta ha permesso di documentare molteplici condotte intimidatorie (danneggiamenti) ed estorsioni poste in essere dagli affiliati alle suddette consorterie; di svelare l’infiltrazione mafiosa nel Comune di Taurianova nel settore degli appalti per la realizzazione di opere pubbliche, il condizionamento del campo dell’edilizia e di quello alimentare, il controllo e la direzione delle intermediazioni immobiliari, delle produzioni serricole e delle energie rinnovabili.