Operazione Stige, Gratteri: “Un’idea per battere la ‘ndrangheta”

Carlomagno

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Gratteri Luberto operazione Stige
Gratteri intervistato dai giornalisti (frame video News&Com)

Quella condotta stamani tra Italia e Germania è “la più grande operazione fatta negli ultimi ventitrè anni per numero di arrestati”. Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri commentando gli esiti dell’operazione Stige con cui è stata decapitata una delle più potenti cosche di ndrangheta, la Farao-Marincola, attiva nel crotonese, nel nord Italia e con interessi in Germania. Un’operazione, ha spiegato Gratteri, che “non nasce a caso, ma è il frutto di un progetto, di un’idea”.

I 169 arresti, il coinvolgimento diretto di politici e imprenditori, l’avere colpito direttamente gli imponenti affari della ‘ndrangheta, hanno fatto esultare il magistrato. Davanti a lui anche il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale Tullio Del Sette, che ha deciso di presenziare alla conferenza stampa tenuta a Catanzaro per testimoniare la sua vicinanza al lavoro portato avanti da Carabinieri e magistratura.

Ed è proprio a Del Sette che Gratteri si è rivolto, raccontando un retroscena: “Prima di arrivare qui come procuratore capo – ha detto – sono andato a trovare anche il generale Del Sette e la sua presenza dà l’idea del progetto che ho presentato. È stato il primo a credere in tutto questo, tant’è che prima ancora che io arrivassi ha mandato in Calabria uomini di prima classe. Li ha mandati in periferia, al fronte, ha rischiato, ma è riuscito a motivarli al meglio”.

Il procuratore Gratteri, nel complimentarsi con gli investigatori, ha sottolineato i risultati raggiunti con l’operazione: “È un’indagine da portare nelle scuole di polizia giudiziaria ed in quella della magistratura – ha detto – anche perché riguarda soprattutto la parte economica e con la ‘ndrangheta che ha messo i suoi uomini direttamente nella gestione del potere”.

Con l’operazione Stige sono stati arrestati il presidente della Provincia di Crotone nonché sindaco di Cirò Marina, Nicodemo Parrilla, il suo vicesindaco Giuseppe Berardi, il presidente del consiglio comunale di Cirò Giancarlo Fuscaldo, l’ex sindaco Roberto Siciliani e il fratello Nevio, già assessore comunale.

Coinvolti anche il sindaco di Strongoli, Michele Laurenzano e quello di Mandatoriccio Angelo Donnici, il suo vice Filippo Mazza e l’ex vicesindaco di San Giovanni in Fiore Giovanbattista Benincasa.