Robin Hood, 16 rinvii a giudizio. C’è anche l’ex assessore Salerno

Carlomagno

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Nazzareno Salerno
Nazzareno Salerno

Il gup di Catanzaro, Claudio Paris, ha rinviato a giudizio 16 persone coinvolte nell’inchiesta “Robin Hood” condotta dalla Dda di Catanzaro sui presunti illeciti nella gestione dei fondi per il Credito sociale. Tra loro c’è il consigliere regionale della Calabria Nazzareno Salerno, all’epoca dei fatti assessore al Lavoro.

Rinviati a giudizio anche l’ex presidente di “Calabria etica”, ente in house della Regione Calabria, ora in liquidazione, Pasqualino Ruberto, già candidato a sindaco di Lamezia Terme ed ex consigliere comunale, e l’ex direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione, Vincenzo Caserta.

Gli imputati dovranno rispondere, a vario titolo, di truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d’asta ed abuso d’ufficio. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 5 aprile. Gli altri rinviati a giudizio sono Ortensio Marano, di 44 anni, ex amministratore delegato della Cooperfin spa; Claudio Isola (39), di Vibo Valentia, ex componente della Struttura speciale dell’assessorato regionale al Lavoro; Maria Francesca Cosco (48), avvocato di Catanzaro; Gianfranco Ferrante (54), imprenditore di Vibo Valentia; Vincenzo Spasari (57), di Nicotera, impiegato di Equitalia, ed il figlio Saverio (29); Damiano Zinnato (51), di Nicotera, cognato del boss della ‘ndrangheta Luigi Mancuso; Valerio Grillo (66), avvocato di Vibo Valentia, ed Antonio Cusimano (58), entrambi ex componenti del Comitato di gestione del Credito sociale; Bruno Dellamotta (70); Michele Parise (45), di Castrolibero, e Patrizia Nicolazzo (44), di Lamezia Terme.

Coinvolte nell’inchiesta della Dda di Catanzaro, che contesta ad alcuni imputati anche l’aggravante delle modalità mafiose, la società Cooperfin spa e la M&M Management srl, entrambe con sede a Belmonte Calabro. Altri due indagati, Giuseppe Avolio Castelli, di 60 anni, di Roma, e Francesco Masciari, di 52 , avvocato di Catanzaro, quest’ultimo indagato per rivelazione di segreti d’ufficio, hanno optato per il giudizio abbreviato. Per loro la prima udienza del processo è stata fissata per l’11 aprile. Si è costituito parte civile Bruno Calvetta, dirigente generale del Dipartimento Lavoro della Regione.