Omicidio Parretta, Gerace ha confessato. E’ giallo sul movente

Carlomagno

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Salvatore Gerace autore dell'omicidio di Giuseppe Parretta
Salvatore Gerace

Salvatore Gerace ha confessato di aver ucciso Giuseppe Parretta, il 18enne incensurato freddato ieri pomeriggio a colpi di pistola in via Ducarno, nel centro storico di Crotone. L’uomo, 56 anni, con diversi precedenti penali e sorvegliato speciale, ha ammesso le sue responsabilità davanti al sostituto procuratore della Repubblica Alfredo Manca.

Il delitto, secondo la nuova ricostruzione fatta dagli investigatori sarebbe avvenuto in strada ma il giovane è stato poi trovato ormai morto dagli agenti di Polizia in una stanza della propria abitazione. Mistero sul movente. Si parla di dissidi personali. Le famiglie abitano l’una di fronte all’altra. Forse il vero obiettivo era la madre del giovane assassinato, Katia Villirillo.

A dare l’allarme è stata la donna, presidente dell’associazione “Donne libere”, onlus che ha sede nella stessa via, vicino le loro abitazioni.

Giunto sul posto, il personale della Squadra volante ha trovato il ragazzo senza vita riverso in casa. La madre ha subito riferito agli agenti che a sparare era stato il vicino, il quale dopo il delitto si è barricato nella sua abitazione.

La vittima, Giuseppe Parretta
La vittima, Giuseppe Parretta

Gli agenti lo hanno persuaso ad aprire la porta di ingresso e una volta all’interno hanno bloccato Salvatore Gerace rinvenendo un revolver con matricola abrasa (e diverse cartucce), che l’uomo ha detto di avere utilizzato come arma del delitto.

Cosa abbia davvero spinto Gerace a fare fuoco è ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo quanto trapela, l’uomo, con una sfilza di precedenti alle spalle, avrebbe riferito di essere “sgradito” alla famiglia Parretta. Si sarebbe sentito controllato per via di suoi presunti traffici. Da quì l’ennesima lite con la vicina di casa Katia Villirillo, che probabilmente era il vero obiettivo del killer.

Il diciottenne, accorso in difesa della madre, si sarebbe frapposto tra i due facendo da “scudo” alla madre ed è stato centrato da almeno due proiettili al torace. Sarà l’esame autoptico a stabilire con esattezza quanti. L’uomo, sottoposto a fermo, dopo una visita in ospedale è stato tradotto in carcere.

Intanto, il sindaco della Città di Crotone, Ugo Pugliese, ha proclamato per domani, lunedì 15 gennaio, una giornata di lutto cittadino per la l’assurda morte di Giuseppe Parretta.