Catturato in Romania, Ariganello, il latitante dato per morto

L'uomo, sfuggito a un ordine di arresto nel 2011 si era trasferito ad Alba Iulia per fare il ristoratore. Considerato vicino al clan Pesce, era stato dato per defunto

Carlomagno

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Pasqualino Ariganello
Nel riquadro a destra Pasqualino Ariganello

E’ stato catturato ad Alba Iulia, in Romania, il latitante Pasqualino Ariganello, di 62 anni, imprenditore di Rosarno ritenuto vicino alla locale cosca di ‘ndrangheta “Pesce”, alla macchia dal 2011.

A rintracciarlo la polizia rumena, in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, e con il supporto delle “Sirene”, il reparto speciale di polizia internazionale.

Ariganello si era sottratto al provvedimento di arresto emesso il 28 marzo 2011 dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Modena dovendo scontare una pena a 9 anni e 4 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, insolvenza fraudolenta e appropriazione indebita.

La cattura giunge ad esito di un’intensa attività info-investigativa condotta dai militari della Tenenza di Rosarno, nel corso della quale è stato accertato che, sebbene i familiari ne avessero da diversi anni annunciato la morte, Ariganello in realtà svolgeva liberamente attività d’impresa in Romania dove aveva costituito delle attività nel settore della ristorazione e dell’edilizia.

Sulla scorta delle evidenze raccolte nel corso dell’attività di ricerca, la Procura della Repubblica presso il tribunale di Modena ha quindi emesso un mandato di arresto europeo in ottemperanza al quale la polizia rumena, sulla base degli elementi forniti dai militari di Rosarno, nella giornata di mercoledì lo ha localizzato. Ariganello, arrestato, al termine delle formalità di rito è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria rumena che ha convalidato l’arresto in attesa di decidere sulle procedure di estradizione in Italia.