Presidio dei Carabinieri al Santuario di Polsi

Da giugno a settembre, per le feste Mariane, ci sarà un posto dell'Arma per la ricezione di denunce. Nell'area si riunivano i boss di 'ndrangheta

Carlomagno

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Il santuario di Polsi
Il santuario di Polsi (Ansa)

Il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi, sito a San Luca, luogo simbolo della pietà popolare Mariana nonché importante luogo di culto per la cristianità, in particolare per quella calabrese, richiama ogni anno un grande afflusso di fedeli che, nei mesi estivi, raggiungono il luogo di preghiera. I festeggiamenti, che quest’anno si apriranno il 3 giugno con la processione del Corpus Domini, culmineranno il 2 settembre, giorno in cui si è registrata in passato la presenza presso il Santuario anche di 15-20mila fedeli, per concludersi il 14 settembre con la processione della Croce di Polsi.

Durante i mesi estivi, dunque, il Santuario prende letteralmente vita, ed è proprio in questo periodo che l’Arma ha deciso di essere ancora più prossima alle esigenze dei pellegrini, istituendo un nuovo presidio proprio all’interno del Comprensorio del Santuario.

Il Posto ricezione denunce sarà operativo a partire da domani, domenica 3 giugno, data in cui è prevista l’inaugurazione alla presenza delle massime autorità militari, civili e religiose del capoluogo reggino, e fino alla data di conclusione dei festeggiamenti. I pellegrini avranno dunque la possibilità – nelle giornate di maggiore afflusso al Santuario – di poter usufruire in loco di un vero e proprio presidio operativo dei Carabinieri, che rappresenterà un sicuro punto di riferimento in una località così impervia ed isolata, distante circa 40 km dal più vicino presidio delle Forze dell’Ordine, la Stazione Carabinieri di San Luca.

L’iniziativa dell’Arma – realizzata anche grazie alla collaborazione della Prefettura di Reggio Calabria, della Diocesi di Locri-Gerace e dell’Ente Parco nazionale dell’Aspromonte – è un ulteriore fondamentale tassello, che assume un notevole valore simbolico all’interno di un più ampio contesto di restituzione del Santuario di Polsi ai valori della legalità e della fede Cristiana, a seguito degli infausti eventi del passato, in cui troppo spesso la sacralità dei quel luogo è stata tristemente violata. Una presenza dello Stato ancor più visibile e consistente rappresenterà dunque un’importante garanzia di sicurezza per i fedeli che ogni anno vi giungono in pellegrinaggio, numerosi, da ogni parte del mondo.