Palizzi un “Affare Comune”, tra gioco d’azzardo e migranti

In manette il sindaco Scerbo, che si vantò del suo "modello" d'accoglienza, due consiglieri di maggioranza e il titolare di un Bar. Danno stimato in 340 mila euro.

Carlomagno

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arresti PalizziAvrebbero indebitamente intascato i rimborsi per missioni, gonfiato quelli di trasferte e pranzi e distratto somme comunitarie destinate a un progetto per fare puntate al gioco d’azzardo e altro, ma anche fatto la “cresta” sui fondi per la gestione dei migranti, in cui sarebbero stati riscontrati gravi illeciti. Il Comune di Palizzi, secondo la Procura di Locri era diventato un “Affare comune”, nome in codice dato all’operazione che stamani ha portato ai domiciliari il sindaco Arturo Walter Scerbo (Centrosinistra) e due consiglieri comunali di maggioranza: Antonino Proietto, l’altro è in corso di rintraccio.

La procura gli contesta a vario titolo abuso d’ufficio, peculato, concussione tentata, impiego di denaro di provenienza illecita, corruzione-induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, tentata truffa ai danni dello Stato con la complicità di altre 21 persone

In carcere, i Carabinieri di Bianco hanno tradotto Luigi Palumbo, 40enne di Brancaleone, titolare del Bar/Ricevitoria “Plaza” di Palizzi, unico tra i quattro destinatari a finire dietro le sbarre.

È stimato in circa 340 mila euro il danno totale procurato all’Amministrazione mediante mandati di pagamento ingiustificati indirizzati sia agli indagati che a terzi compiacenti per prestazioni in realtà mai rese o a fronte di indennità non spettanti, indebiti rimborsi per missioni, trasferte e pranzi, pagamenti in favore di ditte compiacenti per lavori mai eseguiti, indebito utilizzo di Inps card intestate a dipendenti occasionali del Comune oltre alla sottrazione e distrazione di fondi dell’Unione Europea destinati al progetto “Life Caretta”, di cui il Comune di Palizzi è stato capofila.

Le indagini avrebbero permesso di accertare come, con il concorso di numerosi altri soggetti – tra i quali in primis Luigi Palumbo – l’allora vice sindaco nonché dirigente Area Affari generali ed economico-finanziaria del Comune di Palizzi, Davide Plutino (indagato ma non destinatario della misura cautelare), sia riuscito ad appropriarsi indebitamente di oltre 98mila euro, quasi interamente destinati al gioco d’azzardo online, talvolta anche attraverso piattaforme di gioco illecite.

Lo stesso, si è poi dimesso dalla carica di vice sindaco e consigliere a seguito delle perquisizioni effettuate dai militari dell’Arma il 12 ottobre 2016, presso la casa comunale e le abitazioni di alcuni indagati.

Oltre 83mila euro, inoltre, sono i fondi europei sottratti ed originariamente destinati a supporto del Progetto “Life Caretta”, avente il Comune di Palizzi come capofila ed attivato a seguito della costituzione del centro “Tartanet” a Brancaleone, attivo nel soccorso ed il recupero delle tartarughe marine ferite in tutto il litorale ionico, nello stretto di Messina e Isole Eolie.

L’ingente somma, infatti, è stata quasi del tutto sottratta illecitamente mentre una parte residuale della medesima sarebbe stata distratta per il pagamento di manifestazioni o eventi organizzati dal Comune, ma del tutto estranei al progetto, come ad esempio il Palizzi International Film Festival, evento che annualmente intrattiene la comunità palizzese e del comprensorio.

Altro tassello fondamentale delle indagini è stato il riscontro di gravi illeciti nella gestione della cosiddetta “emergenza migranti”. A partire dal mese di marzo 2016 e fino al successivo mese di dicembre, infatti, presso l’Ostello della Gioventù della frazione montana di Pietrapennata, il Comune di Palizzi ha allestito un centro di accoglienza migranti che ha ospitato complessivamente circa 100 extracomunitari di varie nazionalità, approdati in Italia nei porti di Pozzallo e Reggio Calabria.

Il 5 maggio 2016, il sindaco Scerbo era stato ospite in collegamento della trasmissione televisiva “Porta a Porta”, durante la quale aveva elogiato l’operato della propria Amministrazione, sensibile al tema dell’accoglienza, in accordo alle tradizioni della comunità palizzese. In quella sede il sindaco, inoltre, aveva annunciato il progetto di avviare una serie di iniziative a favore degli immigrati per favorirne l’integrazione.

Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di acclarare come l’attività di accoglienza dei migranti, in realtà, non è stata altro che uno strumento mediante il quale realizzare illeciti interessi personali: l’Amministrazione comunale di Palizzi – a fronte di un incarico formalizzato a favore di una cooperativa che in realtà non ha mai svolto alcuna mansione – ha impiegato abusivamente in quel centro personale mai contrattualizzato e mai retribuito (sono state contabilizzate e pagate, illecitamente, solo le somme relative al carburante immesso nelle autovetture private del suddetto personale) ed ha richiesto alla Prefettura di Reggio Calabria il rimborso spese per circa 105mila euro a fronte di prestazioni solo in parte eseguite per la gestione dell’emergenza migranti.

Gli accertamenti svolti, hanno riscontrato come gli importi relativi a numerose fatture prodotte a supporto dell’istanza siano stati artatamente “gonfiati” al fine, secondo l’accusa, di trarne un ingiusto profitto. Ad esempio, il numero di pasti da fatturare per gli immigrati non veniva stabilito in ragione delle reali necessità ma deciso a tavolino, quantificato in misura sovrabbondante rispetto alle esigenze e affidato direttamente ed arbitrariamente al “Ristorante Pizzeria Panificio Proietto”, di cui è proprietario proprio il consigliere di maggioranza Antonino Proietto.