Raganello, la Procura sequestra le Gole. Civita paese spettrale

Carlomagno

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sequestrate Gole Raganello
E’ stato eseguito il sequestro probatorio dell’area del torrente Raganello ricadente nel territorio del comune di Civita, dove lunedì sono morti 10 escursionisti per l’improvvisa piena del fiume. A disporre il provvedimento è stato il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.

Il nastro bianco e rosso apposto dai carabinieri delimita da stamani tutti gli accessi alle Gole ricadenti nei comuni di Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima. Il sequestro riguarda anche il caratteristico ponte del Diavolo. Stamattina a Civita, cittadina italo-albanese, si respira un’aria tetra. Secondo giornalisti dell’Ansa sul posto, c’è un silenzio spettrale, nessun turista. Solo qualche anziano nella villetta adiacente al Comune e su qualche panchina. Sul percorso che dal paese porta al ponte del Diavolo e alle gole una sola coppia di giovani turisti tedeschi che si dicono addolorati di non poter visitare le bellezze del canyon. Civita, che fino a lunedì brulicava di turisti, è vuota. Tutti i negozi, tranne l’edicola e la farmacia, sono chiusi. Il sindaco Alessandro Tocci ha proclamato il lutto cittadino e ha disposto per i prossimi 15 giorni l’esposizione delle bandiere a mezz’asta.

Facciolla aveva già dato mandato alla polizia giudiziaria di acquisire i primi documenti sulla tragedia su cui è stata aperta una inchiesta, al momento senza indagati, ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha chiesto di fare chiarezza, vista la pericolosità di luoghi come le gole. Sul caso verrà avviata anche una indagine amministrativa.

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha compiuto ieri a Civita (Cosenza) un sopralluogo nelle zone delle Gole del Raganello, sul Pollino, dove 10 persone hanno perso la vita travolte dalla piena del torrente. “Sulle responsabilità ci sarà tempo – ha detto Borrelli -; si è trattato di un evento puntuale e localizzato a dieci chilometri a monte dall’area dove si è verificata la tragedia”.

Il capo della Protezione civile insiste sull’allerta che era stata diramata: “Esiste una scala sulla base della quale scatta la comunicazione e se i tecnici, sulla base degli algoritmi e delle carte meteo, evidenziano un rischio di caduta di pioggia di un certo livello, noi ne dobbiamo prendere atto fosse una, dieci, cento volte”.

Intanto è polemica sul sistema degli accessi alle Gole, cui si deve, negli ultimi anni, lo sviluppo di un piccolo sistema turistico in almeno quattro comuni della zona del Pollino (Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara e Francavilla). “Mai nessun cittadino o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all’interno delle gole del Raganello”, ribatte però il sindaco di Civita Alessandro Tocci, che ieri ha diramato un comunicato stampa firmato da lui e altri tre sindaci affinché sulla tragedia non si cerchino capri espiatori.