Appalto pilotato per l’elisoccorso, nuovo arresto per dirigente Regione Calabria

Il dirigente fu ricollocato con delibera della giunta Oliverio nonostante fosse stato interedetto. Disposto l'aggravamento e l'uomo è tornato ai domiciliari.

Carlomagno

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Gara milionaria per l'elisoccorso, 4 arresti in Calabria

Era stato arrestato a febbraio per il presunto appalto pilotato dell’elisoccorso della Regione Calabria, poi lasciò i domiciliari ma in sostituzione venne interdetto per un anno dal servizio. Nonostante questo ultimo provvedimento è stato “reintegrato” grazie a una delibera della giunta Oliverio che evidentemente ha ritenuto di poter soddisfare la sua richiesta.

Così il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura, ha disposto nuovamente gli arresti domiciliari per Salvatore Lopresti, di 58 anni, già responsabile del Dipartimento regionale Tutela della salute e Politiche sanitarie e del Servizio emergenziale regionale. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito stamani dai militari della Guardia di finanza di Catanzaro.

Per l’uomo è stato disposto un aggravamento della misura in atto che traeva origine dalle indagini svolte dai finanzieri del Gruppo tutela spesa pubblica del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro da cui sarebbero emersi presunti accordi collusivi tesi ad alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d’appalto, del valore di oltre 100 milioni di euro, prevista per l’affidamento del Servizio di Elisoccorso sanitario nella Regione Calabria.

Lo scorso mese di febbraio le indagini portarono all’arresto dello stesso Lopresti e di altri tre coindagati, Eliseo Ciccone, Monica Mazzei e Leano Bertola, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Misura cautelare che fu confermata nei confronti di tutti gli indagati anche dal Tribunale del Riesame che condivise il quadro probatorio fornito dalla Procura della Repubblica guidata da Nicola Gratteri.

Lo scorso mese di aprile, su istanza di parte, il gip dispose, nei confronti del dirigente regionale, la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 12 mesi.

Nonostante l’emissione del suddetto provvedimento interdittivo, tuttora pienamente efficace essendo decorsi poco più di 5 mesi dalla sua applicazione, Lopresti ha chiesto di essere riammesso in servizio presso la Regione Calabria.

Alla fine dello scorso mese di settembre, nonostante la misura in atto applicata, con delibera di giunta della Regione Calabria, il dirigente è stato ricollocato in servizio con funzioni dirigenziali, per la reggenza di un settore di un Dipartimento diverso da quello in cui prestava servizio precedentemente.

Le suddette circostanze, sottoposte al vaglio del gip, hanno determinato l’adozione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare con cui è stata sostituita la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio con la misura degli arresti domiciliari, eseguita questa mattina dalla Guardia di finanza.

L’indagine sull’appalto milionario dell’elisoccorso è coordinata dal procuratore aggiunto di Catanzaro Vincenzo Capomolla e del sostituto Vito Valerio, della Procura della Repubblica di Catanzaro.