Cristiano Ronaldo “aprirà a Tropea l’Hotel Pestana CR7” (ma sarà vero?)

Ma vi sono dubbi sull'autenticità della news. Secondo molti, infatti, Alessandro Proto sarebbe inaffidabile ed è ritenuto uno bravo a raggirare i media.

Carlomagno

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Il fuoriclasse della Juventus Cristiano Ronaldo
Il fuoriclasse della Juventus Cristiano Ronaldo (Ansa)

(ANSA) Il bomber della Juventus Cristiano Ronaldo, nelle vesti di imprenditore, aprirà entro marzo 2019, a Tropea, in Calabria, un hotel della catena Pestana CR7 che conta altre strutture per l’ospitalità turistica di alta gamma in molti altri Paesi europei e non solo.

Il fuoriclasse portoghese, in società con il Pestana Group e il Proto Group di Alessandro Proto, ha scelto d’insediare uno dei suoi nuovi alberghi sul litorale della “perla del Tirreno calabrese” dopo avere effettuato diverse altre valutazioni.

All’interno dell’hotel della catena CR7, che entrerà in attività in tempo per la prossima stagione estiva, sarà in funzione anche un ristorante gestito dallo chef Carlo Cracco. Attualmente hotel della catena CR7 sono aperti a Funchal, capoluogo dell’isola di Madeira, dove il cinque volte Pallone d’oro è nato, a Lisbona e in altre capitali e Paesi. (ANSA)

Fin quì la notizia ufficiale battuta dall’Agenzia Ansa. Ma il personaggio, Alessandro Proto, immobiliarista dei Vip, per molti sarebbe un grande costruttore di bufale, notizie realizzate e fatte girare ad arte con accanto sempre nomi blasonati che spessissimo non sono a conoscenza delle iniziative comunicate dal faccendiere-finanziere.

Nel 2013 fu arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di aver manipolato il mercato. Secondo quanto scrisse il Gip Donadeo nell’ordinanza, a stralci riportata dal Corriere della Sera,  Proto sarebbe un “abile truffatore”.

Il giudice spiegò che gli accertamenti e le intercettazioni avevano portato “univocamente ad escludere che egli si occupi veramente di operazioni di trading in Borsa per conto di investitori italiani o esteri”.

Alessandro Proto per quella vicenda poi patteggiò e il tribunale lo condannò  a 3 anni e 10 mesi. “Il finanziere – appare sul sito di Repubblica – era accusato di manipolazione del mercato su titoli Rcs e Tod’s, ostacolo all’autorità di vigilanza (Consob) e truffa. Decisa anche l’interdizione per due anni dai pubblici uffici, dall’attività finanziaria e commerciale e la possibilità di trattare con la pubblica amministrazione”.

Per conoscere di più su questo personaggio, tutto sui generis, basta andare su Google e fare una ricerca con il suo nome. I risultati sono sorprendenti. Soprattutto in merito alla sua abilità a dare fake news in pasto ai giornalisti, nella speranza che questi non verifichino i suoi comunicati farlocchi.