‘Ndrangheta e politica, rimesso in libertà l’ex deputato Pino Galati

Carlomagno

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Giuseppe Pino Galati indagato
Pino Galati

E’ stato rimesso in libertà l’ex parlamentare di Forza Italia ed ex sottosegretario di Stato Giuseppe “Pino” Galati, arrestato lo scorso 12 novembre nell’ambito dell’operazione “Quinta Bolgia” condotta, sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, dalla Guardia di finanza contro i clan confederati “Iannazzo-Cannizzaro-Daponte” di Lamezia Terme accusati di avere agito, mediante i “sottogruppi mafiosi”, Putrino e Rocca, in commistione con ambienti politici al fine di avere il controllo sull’Asp di Catanzaro, in particolare sull’ospedale di Lamezia Terme.

La decisione è stata assunta dal Tribunale del Riesame di Catanzaro che ha riqualificato il reato da abuso d’ufficio a tentato abuso d’ufficio, ponendo fine al regime degli arresti domiciliari a cui Galati era sottoposto. L’esponente politico resta comunque indagato nell’inchiesta della Distrettuale catanzarese.

Secondo l’accusa, Galati avrebbe mediato, insieme all’ex consigliere comunale di Lamezia, Luigi Muraca, con l’allora direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria di Catanzaro, Giuseppe Pugliese, per ottenere l’affidamento diretto del servizio di sostituzione delle ambulanze del 118 alla ditta Putrino, ritenuta legata alla ‘ndrangheta. Nell’inchiesta della Dda vennero arrestate 24 persone con accuse a vario titolo, anche di associazione mafiosa. Galati era stato posto ai domiciliari, così come Muraca e Pugliese.

La scorsa settimana Galati era stato ascoltato per l’interrogatorio di garanzia dal Gip distrettuale, davanti al quale l’esponente politico aveva negato ogni addebito. Galati è difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra che avevano presentato una motivata istanza di remissione in libertà poi accolta dal Tdl.