Narcotizzano anziano e lo rapinano, prese due donne diaboliche

E' successo a Reggio Calabria. In manette tre rumeni, due donne e un uomo, finito in carcere per ricettazione. Indagini lampo della Polizia di Stato. Incastrati dalle telecamere

Carlomagno

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Aranka Zagor, Ramona Anisia Rocas e Voda Girba
Da sinistra Aranka Zagor, Ramona Anisia Rocas e Voda Girba

Come novelle Eva Kant nel celebre fumetto di Diabolik, hanno prima narcotizzato un anziano di 80 anni nella sua abitazione, atteso che l’uomo perdesse i sensi, hanno forzato un cassetto nella camera da letto prelevando i soldi della pensione, circa 2 mila euro, per poi dileguarsi nell’oscurità.

L’incredibile fatto è successo lo scorso 3 dicembre nella zona di Ciccarello, a Reggio Calabria. Ma le indagini di Ginko, alias la Polizia di Stato, hanno però permesso di chiudere subito il cerchio attorno alle diaboliche compagne del re del terrore. Si tratta di due donne rumene, Aranka Zagor, di 29 anni e Ramona Anisia Rocas (24enne), la prima colpita da un provvedimento di fermo della Procura di Reggio, l’altra ai domiciliari, sempre per rapina. Indagini sono in corso per risalire un’altra complice. In carcere è finito anche un uomo accusato, insieme alla Zagor di ricettazione, Voda Girba, anch’egli rumeno, di 27 anni.

Allertati dall’anziano, dopo che si era risvegliato, gli investigatori della Squadra mobile della Questura, hanno appreso dai sanitari del 118 intervenuti sul posto che l’uomo era stato narcotizzato con benzodiazepinici, un potente psicofarmaco.

Scattate le indagini, gli agenti sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica del fatto acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza, dalle quali si è potuto apprendere che una prima donna, nel pomeriggio di lunedì 3 dicembre, era entrata all’interno dell’appartamento dell’anziano (tra i due vi era una conoscenza pregressa), aprendo, dopo averlo narcotizzato, la porta di casa alle sue complici.

I poliziotti della Mobile con colleghi delle Volanti, sono riusciti a individuare e sottoporre a perquisizione l’appartamento dove viveva la sospettata, al cui interno rinvenivano, nascosti in una valigia posizionata sotto il letto e in un doppio fondo di un borsello, 4.000 euro in contanti (in taglio da 100 e da 50 euro), svariati monili d’oro del peso di circa 170 grammi e indumenti perfettamente coincidenti con quelli indossati dagli autori della rapina ed immortalati dalle telecamere.

In particolare, l’esame incrociato delle evidenze investigative, ha consentito di individuare, nell’altra donna trovata all’interno dell’abitazione di via Reggio Campi, Ramona Anisia Rocas, la seconda donna autrice della rapina consumata ai danni dell’anziano.

Non è sfuggito agli inquirenti il fatto che quest’ultima, ai piedi, indossava le stesse scarpe riprese dalle telecamere nell’istante in cui aveva fatto ingresso nella casa del malcapitato. Inoltre, la donna è stata riconosciuta dagli investigatori in virtù della sua andatura claudicante, dovuta ad una malformazione del piede: andatura anch’essa immortalata dall’occhio elettronico.

Il personale della Squadra Mobile, ha pertanto proceduto a sottoporre a fermo di polizia giudiziaria Aranka Zagor, mentre nei confronti della sua complice, Ramona Anisia Rocas, è stata emessa una misura cautelare degli arresti domiciliari.

Colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere anche un terzo soggetto trovato all’interno dell’abitazione di via Reggio Campi, Voda Girba (classe ’91), ritenuto responsabile, in concorso con Aranka Zagor, del reato di ricettazione in quanto occultava, oltre ai 4 mila euro in contanti, 170 grammi in monili d’oro, ritenuto il bottino. Continuano le indagini per individuare l’ultimo complice della rapina, una donna allo stato ancora ignota.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura guidata da Giovanni Bombardieri, nelle persone del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e del sostituto Diego Capece Minutolo.