Gratteri: “Regione ha ingrassato le cosche”. Indagini avanti. Trema la politica

Il magistrato assicura: "Ci saranno altre novità, ci saranno sorprese". Ieri la bufera che ha travolto la regione e il presidente Oliverio

Carlomagno

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Nicola Gratteri
Nicola Gratteri

“Con 17 milioni di euro la Regione ha contribuito a ingrassare alcune cosche grazie a lavori non eseguiti o eseguiti in minima parte”. Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri al Tg1 mattina parlando in merito all’inchiesta della Dda che ha travolto, tra gli altri, il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, obbligato a non potersi muoversi dalla sua San Giovanni in Fiore.

Il magistrato ha assicurato che l’inchiesta non è finita con il blitz di ieri mattina facendo intendere che le indagini per scoperchiare altre possibili commistioni tra clan e politica proseguono.

“Per parte nostra – ha sottolineato Gratteri – posso dirvi che siamo tranquillissimi delle risultanze investigative e che anzi queste miglioreranno. Ci saranno altre novità, ci saranno sorprese”.

Intanto, sta facendo rumore in città e in regione lo scontro politico registrato nel 2016 su piazza Bilotti, opera realizzata da Giorgio Barbieri, ritenuto dagli inquirenti organico alla cosca Muto di Cetraro, e ieri finito in carcere.

Secondo quanto riporta l’ordinanza del giudice, Oliverio, Nicola Adamo e Enza Bruno Bossio avrebbero esercitato pressioni affinché la direzione del cantiere della ditta rallentasse i lavori per impedire a Mario Occhiuto di poter sfruttare l’opera in campagna elettorale.

Analogo interesse, secondo la Dda, l’ha mostrato lo stesso sindaco per evitare che il commissario prefettizio collaudasse l’opera, che poi è stata inaugurata da Occhiuto a dicembre.