Due ore di interrogatorio per Oliverio: “Ho chiarito mia posizione”

Il governatore: "Ho sempre operato nell'interesse pubblico". E' accusato di abuso di ufficio nell'ambito dell'indagine "Lande desolate" della Dda di Catanzaro

Carlomagno

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Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio al suo arrivo in Tribunale
Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio al suo arrivo in Tribunale (Ansa)

“Ho risposto e chiarito la mia posizione”. Così il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio al termine dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Catanzaro Pietro Carè.

Assistito dal suo legale, l’avv. Vincenzo Belvedere, Oliverio è stato sentito per circa due ore alla presenza del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dei pm Camillo Falvo e Alessandro Prontera, nell’inchiesta della Dda su presunte irregolarità nell’appalto per la costruzione di una sciovia. “Io – ha detto al termine Oliverio – ho sempre operato nell’interesse pubblico. Qui si tratta di un’opera importante in un comprensorio importante”.

Sull’accusa di avere anticipato una somma alla ditta appaltatrice in cambio del blocco dei lavori in piazza Bilotti a Cosenza, Oliverio ha sostenuto che non è vero: “Noi avevamo interesse al completamento anche perché dobbiamo rendicontare all’Ue. E piazza Bilotti è finanziata con fondi Ue quindi ritardarne la realizzazione avrebbe comportato un pericolo di perdita di risorse”, si è difeso il governatore.

Il governatore è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, centro della Sila dove risiede. E’ accusato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’indagine “Lande desolate” in cui sono finiti in manette 7 persone, mentre nove tra cui il presidente, con misure più leggere.

Su piazza Bilotti, secondo l’accusa, ci sarebbe stato un interesse politico “bipartisan” a ritardare i lavori,: per Oliverio e altri dirigenti Pd di Cosenza (non indagati), al fine di non far sfruttare l’opera a Occhiuto, al tempo candidato a sindaco dopo la sua decadenza. Il sindaco di Cosenza, da parte sua, si sarebbe prodigato a non far collaudare l’opera in quanto la piazza avrebbe voluto inaugurarla lui e non al commissario prefettizio.

Oliverio, secondo la Dda, in cambio avrebbe erogato 4,2 milioni di euro in più per la funivia di Lorica alla ditta di costruzioni di Giorgio Ottavio Barbieri, finito in carcere con varie accuse aggravate dall’aver agevolato la cosca di ‘ndrangheta Muto di Cetraro, di cui l’imprenditore sarebbe organico. Leggi le intercettazion su Piazza Bilotti