Scacco alla mafia nel Viterbese, 13 arresti. I legami con gli ‘ndranghetisti

Il sodalizio - con solidi collegamenti con ambienti ‘ndranghetisti - si era imposto a Viterbo e Provincia, attraverso una serie di aggressioni e gravi atti intimidatori Particolarmente gravi gli episodi che hanno visto incendiare l’auto a Carabinieri.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

operazione antimafia a ViterboI Carabinieri di Viterbo, coadiuvati dal Raggruppamento aeromobili di Pratica di Mare, dalle unità cinofile e da militari dell’8° Reggimento “Lazio”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma – che dispone l’arresto di 13 persone, tutte indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso.

Numerose le perquisizione effettuate durante il blitz. L’operazione odierna è l’esito di un’articolata attività investigativa che ha delineato l’esistenza di un’organizzazione dai connotati mafiosi, dedita principalmente ad imporre il proprio controllo su attività economiche, quali negozi per la vendita di preziosi usati (cosiddetti “compro oro”), locali notturni, ditte di trasloco ed altre attività delittuose come i recupero crediti, nella Provincia di Viterbo.

Le indagini hanno consentito agli investigatori di ricostruire i tasselli di un mosaico che ha portato alla luce un pericoloso panorama criminale. Il sodalizio – con solidi collegamenti con ambienti ‘ndranghetisti – si era imposto a Viterbo e Provincia, attraverso una serie di aggressioni e gravi atti intimidatori, esercitando un’azione di controllo del territorio. Particolarmente gravi gli episodi che hanno visto incendiare l’auto a Carabinieri.

Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11,00, a Roma, presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, piazza S. Lorenzo in Lucina 6, alla presenza del Dott. Michele Prestipino, Procuratore aggiunto DDA Roma e del Colonnello Giuseppe Palma, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Viterbo.