Macabro a Vibo, sparite sette bare con le spoglie dentro. Indagini

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
loculi cimitero
Archivio

Da una cappella gentilizia appartenente ad una famiglia di Vibo Valentia sono sparite sette bare con relative spoglie. A scoprirlo stamani è stato un amico di famiglia, notando che la scritta con i cognomi era stata rimossa e il cancelletto della struttura era stato coperto da un telo che celava tra l’altro un lucchetto nuovo.

All’interno sarebbero state trovate tracce di lavori e in una busta una parte dei resti delle persone tumulate. Le lapidi erano state frantumate e le sette bare sparite nel nulla. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia guidati dal capitano Gianfranco Pino e quelli della Stazione agli ordini del maresciallo Riccardo Astorina.

L’uomo che ha fatto la scoperta ha contattato un parente della famiglia, un broker finanziario che vive in Toscana, per avvertirlo. Poi ha telefonato ai carabinieri i quali hanno avviato indagini per risalire ai responsabili che possono essere entrati nel cimitero anche nei giorni, se non nelle settimane precedenti, senza dare nell’occhio anche per via dell’assenza di telecamere.

Non si esclude alcuna ipotesi sul movente anche se quello delle messe nere, emersa inizialmente, sembrerebbe perdere credibilità in quanto non sarebbero stati trovati elementi tali per avvalorarla. Non si esclude comunque una ritorsione, anche di tipo personale.