Cdm in Calabria, via libera al decreto “sblocca cantieri”

Carlomagno

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Un momento del Cdm a Reggio. Da sinistra Di Maio, Salvini, Conte e Giorgetti

Il Consiglio dei Ministri, riunito a Reggio Calabria, ha dato il via libera al decreto “sblocca cantieri” e a quello sulla sanità calabrese. La giornata reggina del premier è cominciata con la visita, insieme al ministro alla Salute Giulia Grillo, al Grande ospedale metropolitano ed è proseguita, con gli altri ministri, con una visita al Museo archeologico nazionale che ospita i Bronzi di Riace. Quindi il Cdm.

Conte, al termine, ha informato che lo “sblocca cantieri” ha “acquisito la bollinatura della Ragioneria e domani dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale”, annunciando per martedì prossimo una riunione del Cdm per l’ok al decreto crescita. “Non ci dimentichiamo della Calabria”.

“L’attenzione sarà costante per la Calabria e tutto il Sud, di cui vogliamo il riscatto”, ha detto il premier in conferenza stampa parlando anche di rapporto “leale, eccellente e cordiale col Quirinale”.

Il comunicato di Palazzo Chigi sul Dl “sblocca cantieri”
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato in seconda deliberazione un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.

Il testo semplifica le procedure di gara e di aggiudicazione degli appalti, tenendo conto anche dei risultati della consultazione pubblica indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Tra le principali novità vi sono l’istituzione di un regolamento unico all’interno del quale verranno riuniti una serie di provvedimenti attuativi del Codice dei contratti; la riduzione degli oneri informativi a carico delle amministrazioni; la possibilità di affidare gli interventi di manutenzione sulla base del progetto definitivo; la semplificazione e la velocizzazione delle procedure di aggiudicazione per appalti di importo inferiore alle soglie previste a livello comunitario, con la reintroduzione della preferenza del criterio del minor prezzo e l’eliminazione dell’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori; la possibilità, per le stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente; lo sblocco della realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche, prevedendo la nomina di commissari straordinari o l’esercizio di poteri sostitutivi.

Si introducono poi specifiche norme relative all’erogazione degli indennizzi a cittadini e imprese che stiano subendo disagi a causa del cantiere per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi a Genova, nonché per le zone simiche.

Infine, il decreto semplifica la disciplina degli interventi nelle zone colpite da eventi sismici, con l’introduzione di un regime autorizzatorio differenziato a seconda che si tratti di interventi considerati “rilevanti”, di “minore rilevanza” o “privi di rilevanza” e prevede ulteriori disposizioni urgenti per il potenziamento del Sistema Nazionale della Protezione Civile, attraverso servizi di allarme pubblico volti alla prevenzione delle calamità e alla tutela della vita umana.