Riace Rinasce con un sindaco leghista. Choc per Lucano, per lui doppia umiliazione

Dopo lo straordinario successo alle Europee con la Lega primo partito, eletto il leghista Trifoli con il 41,89. Doppia sconfitta per l'ex sindaco. La "sua" Spanò è arrivata terza

Carlomagno

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Comunali, Lucano umiliato a Riace. Come sindaco eletto un leghista
L’ex sindaco di Riace Domenico Lucano in una foto di qualche mese addietro

Clamoroso a Riace. Dopo il voto choc delle Europee che ha sancito la Lega di Matteo Salvini primo partito con quasi il 31%, nel centro guidato fino allo scorso ottobre da Domenico Lucano, si registra per lui una doppia sconfitta anche alle comunali perché come sindaco è stato eletto Antonio Trifoli, candidato della lista “Riace Rinasce”, considerato vicino alla Lega.

Trifoli ha sconfitto Maurizio Cimino, di “Riacepuntozero”, e Maria Caterina Spanò, candidato sindaco per la lista “Il Cielo Sopra Riace”, nella quale era candidato come consigliere comunale lo stesso Lucano (rimasto pure fuori), che è stato sindaco di Riace negli ultimi tre mandati prima dell’inchiesta della Procura di Locri culminata con il suo arresto per presunti reati legati alla gestione dei migranti.

La doppia tornata elettorale, tra europee e amministrative, si è rivelata dunque una disfatta per Lucano. Il suo successore alla guida del Comune riacese, Trifoli, è considerato dagli addetti ai lavori un simpatizzante della Lega, e nella sua lista era presente anche un dirigente cittadino dei salviniani, Claudio Falchi.

Si chiude dunque la “parabola” del paese dell’accoglienza, conosciuto in tutto il mondo per un modello che è stato clamorosamente bocciato dai riacesi che hanno voltato le spalle a Lucano, che pure aveva a favore quasi tutta la stampa italiana ed estera, ospite in programmi di punta della Rai e icona per i grandi giornali.

All’indomani del suo arresto, per Lucano ci fu una grande mobilitazione: a Riace giunse qualche migliaio di persone per manifestare solidarietà all’allora sindaco nonché contro i magistrati locresi. Non mancarono slogan contro lo stesso Salvini bollato dai “girotondini” della Sinistra, fascista, razzista e nazista. Ma non ha pagato questa forte avversione al ministro dell’Interno.

Il vicepremier, che in Italia ha ottenuto un risultato storico, non vince solo nel paese di Lucano ma si è affermato anche nei paesi dove sorge la tendopoli di San Ferdinando  (la Lega a Rosarno è il primo partito con il 35,33%), stravincendo anche a Lampedusa, insieme a Riace, altro centro simbolo dell’accoglienza dei migranti clandestini.

Il leader leghista dopo avere appreso della notizia della vittoria a Riace e Lampedusa ha detto che la questione dei migranti sarà per il Carroccio il primo punto da portare all’europarlamento e a Bruxelles. Domenico Lucano è anche rimasto fuori dal consiglio comunale.