‘Ndrangheta, Meloni caccia Nicolò da Fratelli d’Italia: “Saremo parte civile”

Immediata espulsione dal partito del consigliere regionale finito in carcere per mafia nell'ambito dell'operazione Libro Nero con cui è stata sgominata la cosca Libri. "Non vogliamo delinquenti con noi"

Carlomagno

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“Complimenti alla Polizia di Stato, alla Dda e alla Procura di Reggio Calabria per l’operazione che ha inferto un duro colpo alla cosca Libri. Annunciamo che Alessandro Nicolò (consigliere regionale di FdI finito in carcere per associazione mafiosa nell’operazione Libro nero, ndr) è stato immediatamente allontanato da Fratelli d’Italia a scopo cautelativo, e che siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale processo a suo carico”. E’ quanto afferma in una nota Fratelli d’Italia, commentando gli esiti dell’inchiesta antimafia condotta in Calabria contro la cosca Libri.

“Ci consideriamo infatti – prosegue il comunicato del partito di Giorgia Meloni -, parte lesa in questa vicenda, giacché sono note le nostre storiche battaglie contro ogni forma di criminalità organizzata. Da tempo abbiamo lanciato l’allarme sulla difficoltà che i movimenti politici hanno a difendersi efficacemente da persone che fanno politica per interessi propri o addirittura di organizzazioni criminali”.

“Come Fratelli d’Italia – viene sottolineato – siamo sempre stati estremamente cauti prima di accogliere qualcuno che era eletto altrove, fino ad arrivare a chiedere informazioni ai giornalisti e alle procure stesse. Non è bastato. Annunciamo perciò che metteremo in campo un organismo al quale inviteremo a partecipare magistrati in pensione, esponenti delle forze dell’ordine e cittadini non iscritti al Partito a cui demandare preventivamente il giudizio sull’eventuale ingresso in Fratelli d’Italia di chi ricopre già ruoli istituzionali e sulle candidature. Noi non vogliamo delinquenti tra le nostre fila”.