Si assentavano dal lavoro per fare shopping, sospesi per un anno

Inchiesta della Procura di Locri. Si tratta di cantonieri dipendenti della Città metropolitana di Reggio Calabria. Sei indagati in tutto

Carlomagno

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Tre dipendenti della Città metropolitana di Reggio Calabria sono stati sospesi dal lavoro per dodici mesi per assenteismo. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Locri su richiesta della locale procura. Sei in tutto gli indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata e continuata, falsa attestazione della presenza in servizio e peculato d’uso continuato.

Le indagini hanno consentito di documentare, anche mediante attività tecnica di videoripresa e monitoraggio satellitare dei veicoli, la sistematica abitudine degli indagati di allontanarsi indebitamente dal luogo di lavoro, traendo in inganno l’ente pubblico di cui sono dipendenti, così conseguendo l’ingiusto profitto della percezione della retribuzione per prestazioni non effettuate.

Si tratta, in particolare, di cinque cantonieri della Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il compito principale di vigilanza delle strade provinciali, sorpresi dagli investigatori a frequenti e sistematiche interruzioni del servizio, anche dopo poche ore di lavoro (generalmente un paio), per dedicarsi ad attività personali con l’autovettura di servizio: spesso si recavano in centri commerciali, negozi di abbigliamento, aziende agricole o andavano a prendere il figlio a scuola o, semplicemente, tornavano a casa.

E’ stato calcolato che i cantonieri indagati hanno complessivamente causato un danno patrimoniale alla Città Metropolitana di Reggio Calabria per circa 10.000,00 euro, corrispondente alla svariate ore di lavoro retribuite ma non effettuate.

Inoltre, nel corso delle investigazioni sono state accertate analoghe condotte fraudolente commesse da una dipendente della Regione Calabria in servizio presso la sede di Bovalino del Centro per l’Impiego di Locri, ripresa dalle telecamere mentre, in più occasioni, si allontanava dall’ufficio senza attestare l’interruzione del servizio.