Riace non è più il “paese dell’accoglienza”. Sostituito il pannello

Sul cartello stradale collocato all'ingresso del vecchio borgo il sindaco ha fatto scrivere "paese dei Santi Cosma e Damiano"

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Riace non più “Paese dell’accoglienza”, come recitava il cartello stradale collocato all’ingresso del vecchio borgo, ma diventa il “paese dei Santi Cosma e Damiano” come è scritto sul pannello, nuovo di zecca, che è stato installato all’ingresso del paese.

A disporre la nuova indicazione, che ha suscitato polemiche, è stato il sindaco del centro della locride, Antonio Trifoli, che con tanto di fascia tricolore, assieme ai due sacerdoti della cittadina, don Giovanni Coniglio e don Giovanni Piscioneri, ha collocato e benedetto la nuova insegna che archivia simbolicamente il “modello di accoglienza” Riace.

Una decisione, che secondo l’amministrazione comunale eletta la scorsa primavera, non ha alcuna motivazione polemica ma si collega ad una ricorrenza religiosa, i 350 anni dall’arrivo in paese delle reliquie dei Santi Medici cui nella cittadina è stato dedicato un Santuario e la cui festa con pellegrinaggi si celebra in due momenti, a maggio, e dal 25 al 27 settembre di ogni anno.