Regionali in Calabria, Salvini insiste su Occhiuto: “No a candidato indagato”

Il leader del Carroccio in una diretta: "Vogliamo gente che guardi avanti non che ci riporti indietro, che permetta alla Calabria di sognare, di respirare e di lavorare"

Carlomagno

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Matteo Salvini in Umbria (Fb)

Mentre Berlusconi domenica ha dato un sostanziale via libera al sindaco di Cosenza  Mario Occhiuto per la candidatura a governatore della Calabria, per il centrodestra (“Gli avvocati dicono che le indagini cui è sottoposto Occhiuto non sono preoccupanti”), dalla Lega, che tre giorni fa aveva posto il veto appunto per via delle questioni giudiziarie del sindaco, arriva un altro deciso “no”, questa volta direttamente da Matteo Salvini che in una video diretta sui social ha bocciato senza appello la candidatura del sindaco cosentino.

“…In Calabria chiedo il nuovo– ha detto Salvini –, a nome di tanti calabresi chiedo candidati che non siano indagati, pluriprocessati, candidati che guardino avanti non che ci riportino indietro, che permettano alla Calabria di sognare, di respirare, di lavorare…”.

La situazione a questo punto è caotica e i veti leghisti sul candidato di Forza Italia stanno di fatto spaccando il Centrodestra, con il parlamentare Roberto Occhiuto (fratello del sindaco Mario) che ha già fatto sapere che Forza Italia è disposta ad andare da sola alle prossime regionali se non cadono i veti sul fratello. Posizione ribadita anche dal diretto interessato che sabato in un incontro con i comitati in favore della sua candidatura si è detto stupito del “garantismo a fasi alterne” del Carroccio.

Dai vertici della Lega calabrese la linea tracciata rimarca la posizione di Salvini, mentre i vertici di FI, Tajani e Gelmini dopo il via del comitato nazionale azzurro rimandano la decisione nelle mani del cavaliere: “Saprà trovare una soluzione ragionevole, per ora pensiamo all’Umbria”. L’altro alleato forte nel centrodestra calabrese, Fratelli d’Italia, per adesso osserva e attende in religioso silenzio.