Calabria, nuovo stop del PD a Oliverio: “Convochi le elezioni il 26 Gennaio”

Ma il presidente della Regione potrebbe convocarle per metà Dicembre, spiazzando tutti e giocare d'anticipo. E' l'unico che ha le liste pronte.

Carlomagno

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AI FERRI CORTI Mario Oliverio e Stefano Graziano

Con la straripante vittoria del Centrodestra in Umbria, che ha incoronato la leghista Donatella Tesei presidente della Regione dopo mezzo secolo di amministrazione rossa, è partito il count down per le altre elezioni regionali che si terranno a Gennaio in Emilia Romagna, e in Calabria tra metà dicembre e il primo mese dell’anno.

Il trionfo di Matteo Salvini, e la disfatta del “patto civico” tra Pd-M5s in Umbria, con i grillini precipitati al 7,5%, lasciano poco spazio ad una riproposizione della formula nelle altre tornate. “L’esperimento non ha funzionato”, hanno fatto sapere i pentastellati che, a meno di altre scelte, correranno da soli.

In Calabria per il governatore uscente Mario Oliverio il tonfo di Zingaretti e Di Maio in Umbria potrebbe agevolare una sua possibile ricandidatura? In teoria sì. Per il presidente calabrese, messo in un angolo dal Pd nazionale appunto per facilitare il “patto” giallorosso in Calabria (oggi naufragato), potrebbe nei fatti riaprirsi uno spiraglio, ma questo percorso è molto più in salita di quanto si pensi.

A dare nuovamente un colpo alle ambizioni del governatore di ripresentarsi sostenuto dal suo partito, è il commissario del PD Calabria Stefano Graziano che con il membro della segreteria nazionale Nicola Oddati ribadisce la necessità di “discontinuità” e “cambiamento”, a prescindere dal patto coi Cinquestelle.

“Sapevamo – scrivono Graziano e Oddati – che in Umbria ci attendeva una sfida difficile, una prova per il patto civico e per replicare sul territorio l’alleanza di governo. Il risultato non è stato positivo ma il percorso di rinnovamento e di cambiamento avviato in Calabria resta l’unica opzione percorribile. Non si torna indietro, anzi”.

Per i vertici dem “il lavoro va intensificato. Il risultato elettorale (in Umbria, ndr) è stato condizionato dalle dinamiche locali, una reazione alla classe dirigente regionale”.

“Il primo punto fermo di questa nuova fase – è l’avviso a Oliverio di Oddati e Graziano – deve essere la scelta della data in cui tenere le elezioni regionali. Chiediamo al governatore Oliverio di indire la consultazione per il prossimo 26 gennaio”.

La stessa data è stata già fissata dal governatore Bonaccini per le regionali in Emilia Romagna. Il Pd prende tempo, insomma, per essere preparati ad affrontare Matteo Salvini che in Calabria potrebbe fare il pieno come in Umbria, anche se, va detto, nel Centrodestra calabrese il caos regna sovrano dopo i veti del leader leghista al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, già candidato da Forza Italia, con gli azzurri che minacciano di andare da soli qualora non si dovesse convergere su Occhiuto.

Ma Oliverio, che ha facoltà di indire le elezioni, potrebbe a sorpresa convocare la tornata per metà Dicembre lasciando gli altri partiti spiazzati, dal momento che né il Centrosinistra, né appunto il Centrodestra, hanno al momento un loro candidato ufficiale, mentre il governatore, che da tempo ci lavora, ha le liste già pronte (anche per un corsa senza il suo partito) da presentare entro metà novembre, al massimo entro il 20. Si vedrà se Oliverio giocherà d’astuzia, oppure cederà al diktat di Roma.

Dino Granata