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Dopo Mario Oliverio, governatore uscente, per il centrosinistra, ha annunciato il ritiro anche Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, per il centrodestra. Allo scadere o quasi della presentazione delle liste (c’è tempo fino a mezzogiorno di domani 28 dicembre) per le elezioni regionali in Calabria, in programma il 26 gennaio prossimo, si profila una corsa a quattro aspiranti governatori (sorprese a parte).
L’ultimo nodo da sciogliere riguardava il centrodestra. E stamattina, con un post sul proprio profilo Facebook Occhiuto, in campo da mesi come candidato presidente in quota Forza Italia, ha annunciato la fine della corsa.
Lo ha fatto accogliendo l’invito del leader del partito, Silvio Berlusconi che ieri aveva indirizzato una lettera a Mario e al parlamentare Roberto Occhiuto. “Io sono abituato a costruire e non a distruggere – afferma Mario Occhiuto – e alla candidata Jole Santelli non ho chiesto nulla per me, ma solo di recepire quelle idee su cui tanto avevamo puntato”.
La candidatura di Occhiuto si è fermata davanti al “no”della Lega, che invece ha dato l’ok alla Santelli, parlamentare, coordinatrice di Forza Italia, e fino a pochi giorni fa vice dello stesso Occhiuto a Cosenza.
Sul fronte del centrosinistra, invece, dopo il passo indietro del governatore uscente, Mario Oliverio, annunciato con una lettera al segretario democratico Nicola Zingaretti (“lavoro per unire e non per dividere”), si continua a lavorare, anche in queste ore, per la formazione delle liste in appoggio all’imprenditore Pippo Callipo.
Oltre a quella del Pd e a quella che fa riferimento ad Oliverio, le liste dovrebbero essere cinque o sei, tra cui quella di Callipo “Io resto in Calabria”. Stessi numeri per la coalizione di centrodestra. Due, invece, le liste per la candidatura di Francesco Aiello, docente dell’Università della Calabria, espressione del Movimento 5 stelle. Oltre alla formazione grillina ci sarà una lista civica.
In campo anche il geologo Carlo Tansi, ex presidente della Protezione civile calabrese, con il movimento “Tesoro Calabria”. Prima dei passi indietro di Oliverio e di Occhiuto erano state registrate anche le rinunce di Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons (“la Calabria andrebbe commissariata”, ha detto) e di Giuseppe Nucera, ex presidente di Confindustria Reggio Calabria.