Il PD e la paura di perdere con Callipo. Appello alla mobilitazione di Zingaretti

Tre sole liste per Callipo. La "legge" dei numeri è al momento tutta in favore della Santelli che schiera in campo sei plotoni con truppe in grado di raccogliere voti. I timori degli artefici dell'esclusione di Oliverio

Carlomagno

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Nicola Zingaretti

Appello alla mobilitazione del segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti agli iscritti dem della Calabria, chiamati a profondere il massimo sforzo il vista delle prossime elezioni regionali in regione che vede il partito sostenere con altre due sole liste il candidato Pippo Callipo. Un numero esiguo per la coalizione di Centrosinistra che mette in seria difficoltà l’imprenditore vibonese rispetto alla candidata del Centrodestra Jole Santelli, a capo di sei liste, anche forti; nonché rispetto ai Cinquestelle guidati da Francesco Aiello, appoggiato dal M5s e la Civica Calabria e al geologo Carlo Tansi, sostenuto da altre tre liste qualificate.

La “legge” dei numeri, inutile negarlo, è al momento tutta in favore della Santelli che schiera in campo sei plotoni con truppe in grado di raccogliere voti, che poi sono la cosa più importante dal momento che i candidati presidenti vengono spinti in alto dalle liste.

Il Pd – notato il disimpegno di Mario Oliverio messo “fuori gioco” proprio da Zingaretti –  appare molto debole con tre sole liste. L’attuale governatore infatti, in campo da un anno e mezzo per la ricandidatura, aveva pronte alcune liste, secondo i bene informati ben 4, comprese due composte da sindaci e amministratori, ma di queste non ne ha fornito nessuna a Roma dopo il suo clamoroso ritiro. Come dire, ‘dopo le pugnalate da Roma, non presto più il fianco…’. Anzi, da quanto si apprende, il presidente della Regione, non ha mai visto né sentito Callipo in questi giorni. Segno di divisioni profonde nel centrosinistra.

Il segretario, notata l’aria che tira, oggi si vede costretto a siglare l’appello alla mobilitazione insieme al commissario Pd Calabria Stefano Graziano e al responsabile nazionale per il Mezzogiorno, Nicola Oddati, – gli stessi che chiedevano il passo indietro a Oliverio -, per dire che il voto del 26 gennaio “rappresenta uno spartiacque importante per il riscatto della Calabria. Il Partito Democratico, il centrosinistra unito e le forze civiche della coalizione hanno dimostrato di avere coraggio, mantenendo fede all’impegno di rinnovamento e cambiamento, superando anche divisioni e polemiche”.

“Con umiltà e responsabilità – spiegano Zingaretti, Graziano e Oddati – abbiamo deciso di appoggiare la autorevole candidatura a governatore di Pippo Callipo, imprenditore che vince e non si arrende, espressione della Calabria che resiste e che vuole rinascere per lavorare sul presente e consentire alle future generazioni di avere opportunità concrete per non essere costrette a lasciare la propria terra”.

“Come Partito democratico – aggiungono i tre – abbiamo fatto una sana autocritica, messo in discussione equilibri. Grazie al contributo di tutti, abbiamo compiuto scelte difficili nella fase di composizione delle liste, dimostrando con i fatti di incarnare la domanda di cambiamento che viene dai calabresi”.

“Abbiamo come sempre percorso la strada delle legalità e della trasparenza senza fare compromessi. La legalità – evidenziano – è un valore imprescindibile, in una terra dove spesso la politica è stata succube degli interessi della criminalità organizzata”.

“Tutti oggi hanno compreso che il nostro è un progetto sano, autentico, virtuoso, che ha già risvegliato l’entusiasmo di tanti calabresi, ai quali è drammaticamente chiaro il blocco di interessi di cui è portatore il centrodestra calabrese, sempre più in affanno e diviso”, è l’affondo di Zingaretti e i suoi colonnelli.

“Il Partito Democratico, con tutto il suo bagaglio di idee e valori, vuole prioritariamente tutelare la dignità della Calabria e i diritti dei calabresi. Oggi c’è grande entusiasmo attorno al nostro progetto, e grande fiducia attorno a Pippo Callipo. La nostra è l’unica coalizione libera e democratica, e il nostro è l’unico candidato Presidente credibile per guidare questa grande e bella Regione. Ma c’è bisogno – concludono Zingaretti, Graziano e Oddati – che tutte e tutti ci mobilitiamo attivandosi per far sì che il cambiamento da necessità e speranza diventi reale. Insieme, con #fiducia”.