Risultati voto in Calabria a rilento. Primi eletti sicuri, ma è caos

Carlomagno

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Risultati voto in Calabria - La sede del Consiglio regionale della Calabria
La sede del Consiglio regionale della Calabria

A differenza dell’Emilia Romagna, dove è già tutto chiaro dall’alba di stamane, lo scrutinio in Calabria si è inceppato da ore su due sezioni in provincia di Cosenza dove è stata registrata una incongruenza tra il numero di votanti e quello delle schede votate. La griglia del Viminale non offre granché e si procede a tentoni per capire l’assegnazione dei seggi. Di enorme complessità la nuova legge elettorale che è stata scritta male e sarà forse interpretata peggio.

Partendo dal dato certo che Mario Oliverio è il nuovo presidente della Regione, la cosa altrettanto sicura è l’esclusione di chi non ha raggiunto la soglia dell’8% , così come quanti, aggregati in coalizioni, non abbiano superato quella del 4. Quindi non entrano M5S di Cantelmi, Autonomia e Diritti di Loiero, il Centro democratico di Tabacci e il Nuovo Cdu di Tassone. Rimangono fuori dall’Astronave Fratelli d’Italia di Meloni e l’Altra Calabria di Gattuso. Clamorosa l’esclusione dell’Udc.

Leggendo il risultato elettorale, il neo governatore potrebbe guidare la regione con una maggioranza composta da 20 seggi compreso il suo.  I restanti 10 potrebbero andare alla minoranza. Ci sono ancora moltissimi dubbi se uno di questi seggi spetterà al miglior perdente: nel caso specifico, Wanda Ferro che ha guidato la coalizione con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Casa delle Libertà. Ma potrebbero anche essere 18/19 (compreso Oliverio) per la maggioranza e 11/12 per l’opposizione.

Il Pd comunque si attesta come primo partito in regione col 23,68%. Grande sorpresa della lista “Oliverio presidente” che diventa la seconda forza politica della Calabria con il 12,44 percento. I “Democratici progressisiti”, chiamati il Pd 2 o la lista dei sindaci prende il 7,27%. Sommando solo questi tre dati, escluse le altre 5 liste a supporto, viene fuori un dato impressionante: il 43,39%. Forza Italia si ferma al 12,28% mentre Ncd e Udc 8,76.

GLI ELETTI SICURI E QUELLI IN FORSE
Di sicuro entrano in Consiglio per il Pd (Circoscrizione Nord): Carlo Guccione (il più votato in Calabria), Giuseppe Aieta, Mimmo Bevacqua. (Circoscrizione Centro): Antonio Scalzo, Vincenzo Ciconte, Michele Mirabello.  (Circoscrizione Sud):  Sebi Romeo, Nicola Irto, Domenico Battaglia. La lista “Oliverio presidente” sarà probabilmente rappresentata da: Franco Sergio, Mauro D’Acri, Vincenzo Pasqua e, forse, Francesco D’Agostino.

La lista “Democratici progressisti” potrebbe portare in Consiglio Giuseppe Giudiceandrea, Arturo Bova e Peppe Neri.
Per “Calabria in rete” sarebbero in consiglio Flora Sculco e, forse, l’ex promotore della Lista Scopelliti, Salvatore Magarò che ha la percentuale maggiore rispetto al candidato di Reggio. Mentre per “La Sinistra” dovrebbe essere eletto Giovanni Nucera che ha margini percentuali maggiori rispetto al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza.

Per l’area di centrodestra, Forza Italia dovrebbe portare sicuro a Palazzo Campanella Fausto Orsomarso (Nord), Mimmo Tallini (Centro)  Nazzareno Salerno (Centro) e, forse, Alessandro Nicolò (Sud). La “Casa delle libertà” eleggerebbe Giuseppe Graziano (dato per sicuro), Giuseppe Mangialavori, Francesco Cannizzaro. Di “Alternativa popolare” (Ncd-Udc), sarebbero stati eletti i rappresentanti di Alfano Pino Gentile, Baldo Esposito e Giovanni Arruzzolo. Il condizionale è d’obbligo.

Il seggio che sarebbe toccato a Ennio Morrone (candidato di Fi nella circoscrizione Nord), infine, dovrebbe andare proprio a Wanda Ferro, arrivata seconda nella corsa a palazzo Alemanni. Ma non è escluso che tocchi sottrarlo altrove, al Centro o al Sud. Insomma, è caos. Da quello che si percepisce è che non mancheranno i ricorsi.