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Il sequestro è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda. Le indagini che hanno portato al sequestro sono state condotte dal Procuratore della Repubblica facente funzioni, Giovanni Bombardieri, e dal pm Elio Romano.
Giampà, detto “buccacciello” (piccolo boccaccio) a causa del suo fisico minuto, è attualmente detenuto perché condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione per uno dei quattro omicidi che avrebbe commesso per conto della cosca. Secondo quanto è emerso dalle indagini dei finanzieri, la villa, formalmente intestata ad un familiare di Giampà, era stata realizzata dal killer con i proventi della sua attività illecita.
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