I lavoratori della Fondazione Terina accusano Oliverio e Viscomi

Carlomagno

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 Fondazione Terina “Dal momento che il presidente della Regione e il suo vice, pur potendolo fare, non intendono risolvere il problema della Fondazione “Terina”, lunedì daremo vita ad una forte azione di protesta per raccontare ai calabresi e all’Italia la perdurante indifferenza della politica regionale nei confronti di una fondazione abbandonata da chi invece dovrebbe farne un fiore all’occhiello per le politiche di sviluppo del comparto agroalimentare”. Annunciano battaglia gli attivisti del Comitato dei lavoratori per l’attuazione della riforma della Fondazione Terina su quella che definisco “una vergogna inaudita dopo tutti i milioni di euro che ci sono voluti per costruire una struttura tecnologicamente avanzata nel cuore della Calabria”.

“I fatti dicono che la Regione Calabria – si legge in una nota del Comitato -, nonostante i suo proclami, sta facendo letteralmente marcire alcuni tra i più importanti laboratori di ricerca d’Italia e d’Europa in materia di sicurezza alimentare, e con essi quanti vi lavorano”. Per i lavoratori della Fondazione questa situazione rappresenta “un insulto anche per la città di Lamezia Terme che la ospita”.

“Il presidente Oliverio – denunciano – che da due anni promette la soluzione dei problemi che affliggono l’unico ente di ricerca della Regione Calabria, primo fra tutti la mancata attuazione della legge di riforma, rimane in silenzio, il suo vice, il professor Viscomi, pure, senza contare gli assessori che avrebbero titolo ad occuparsi dell’annosa vicenda e che fanno spallucce”. Secondo i responsabili del Comitato di lavoratori, “le uniche “riforme” che l’attuale giunta regionale ha portato avanti sono state le nomine di tre commissari straordinari (uno dei quali non ha consumato l’incarico) rivelatesi finora improduttive. Sullo sfondo uno scaricabarile tra politici e dirigenti irrispettoso e indecoroso che la dice lunga sulla incapacità dell’ esecutivo di sfruttare un tesoro di tecnologia che ci invidiano tutti in Italia, e non solo”.

“Ma la cosa che più fa rabbia – aggiungono – è che il governo regionale conosce bene i termini della vicenda “Terina” e sa che basterebbero pochi minuti per risolverla. Stranamente però continua a far finta di nulla, salvo convocare i lavoratori solo al fine di sedare le loro legittime proteste offrendo impegni cartacei che puntualmente vengono disattesi. Questa volta però non basteranno le rassicurazioni a cui la giunta Oliverio ci ha abituati Da lunedì – annunciano infine i lavoratori – la Fondazione Terina diventerà il cuore di una protesta fortissima contro chi umilia la dignità dei lavoratori e la ricerca che dovrebbe invece essere considerata strategica”.