Banditi assaltano il caveau della Sicurtransport. Bottino di molti milioni

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Polizia sul luogo dove un commando di almeno una quindicina di persone ha assaltato il caveau
Polizia sul luogo dove un commando di almeno una quindicina di persone ha assaltato il caveau (Ansa/Salvatore Monteverde)

Un commando di almeno una quindicina di persone ha assaltato, nella tarda serata di domenica, il caveau della società di trasporto valori Sicurtransport, in località Profeta nel comune di Caraffa, nel catanzarese. Sulla rapina indaga la squadra mobile di Catanzaro. Ingentissimo il bottino: si parla di milioni di euro, per lo più proveniente da denaro di banche ed esercizi commerciali.

I banditi hanno sfondando il muro con una ruspa per abbattere il muro dell’edificio. Per coprirsi la fuga la banda ha anche ostruito le strade di accesso alla zona con delle auto che sono state incendiate e disseminando chiodi a tre punte sull’asfalto.

I banditi sarebbero fuggiti con un’auto e due furgoni. Le guardie giurate presenti, visto quanto stava accadendo, si sono nascoste in una stanza dando l’allarme per telefono. Poliziotti e carabinieri giunti sul posto, hanno trovato le strade ostruite dalle auto in fiamme ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Il sospetto degli investigatori è che possa trattarsi di un gruppo proveniente da fuori regione. In passato rapine analoghe sono state compiute in Puglia ma allo stato non ci sarebbero elementi per confermare l’ipotesi.

L’assalto è stato condotto da professionisti con lo stesso modus operandi registrato in altre rapine. Armati fino ai denti, e con l’utilizzo di mezzi da bruciare per impedire l’accesso alle forze dell’ordine, nonché i chiodi a tre punte.

Con la ruspa, in questo caso, hanno avuto modo di sfondare facilmente la parete e accedere nel caveau. A colpo sicuro. Sapevano dove si trovava il punto esatto del caveau. Non si esclude che la banda avesse dei riferimenti nella zona.