Crollo nel Duomo di Catanzaro, Ferro: “Appelli inascoltati”

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Duomo Catanzaro “Il crollo avvenuto all’interno del Duomo di Catanzaro è l’ennesimo disastro annunciato, le cui principali responsabilità sono da individuare nella superficialità e nell’indolenza di chi pensa di avere sempre qualche problema più importante da risolvere mentre tutto va in rovina”. Lo afferma la consigliera regionale Wanda Ferro (Gruppo misto) in merito al cedimento del soffitto nella cattedrale del capoluogo.

“Da oltre quattro anni – spiega Ferro – sono inascoltati gli appelli di monsignor Bertolone e da altrettanto tempo giace nei cassetti di Regione e Ministero dei Beni Culturali il progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza della chiesa cattedrale predisposto dalla Diocesi, mentre le prime risorse per oltre due milioni di euro, che pure la Regione avrebbe individuato, sono bloccate in attesa di una firma che nessuno evidentemente sollecita”.

“Nonostante gli impegni e le promesse ancora non è arrivato neppure un centesimo per porre in essere i primi interventi di manutenzione e messa in sicurezza, e mentre continua a piovere sull’altare e gli intonaci cadono a pezzi per l’umidità si cerca di capire se c’è la volontà da parte della Regione di individuare in breve tempo le risorse necessarie per la realizzazione dell’intero progetto di ristrutturazione, che ha un costo complessivo stimato di oltre 5 milioni di euro”.

Intanto, sottolinea l’esponente politico – mentre il medico studia, sperando che abbia almeno aperto il libro – il malato muore. Il crollo della porzione di soffitto avvenuta nei giorni scorsi è il segno di un cedimento strutturale preoccupante, ed è solo un caso fortunato che sia avvenuto di notte, causando solo danni materiali, e non duante una funzione religiosa con la chiesa gremita di fedeli”.

“Quanto avvenuto, per fortuna senza conseguenze per l’incolumità delle persone, sia da monito affinché non si perda ulteriore tempo per la destinazione dei finanziamenti e si consenta alla Diocesi di avviare gli interventi urgenti e ormai indifferibili di restauro, per scongiurare il rischio di nuovi crolli ed evitare la concreta ipotesi che il Duomo venga interdetto al culto”.

“La Regione e il Ministero dei Beni culturali non tradiscano – conclude Wanda Ferro – le parole di fiducia di monsignor Bertolone, riservando la dovuta attenzione alla cattedrale del capoluogo, per l’importanza che essa riveste sia per il suo valore storico e architettonico, sia per il valore simbolico che rappresenta per tutta la Chiesa calabrese e per l’intera comunità”.