‘Ndrangheta, sequestro di beni per 2 milioni a clan di Lamezia

Carlomagno

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I finanzieri di Lamezia Terme, coordinati dalla Dda presso la Procura della Repubblica di Catanzaro hanno sequestrato in Calabria e Piemonte beni per circa 2 milioni di euro a Giorgio Galiano, 63 anni, ritenuto esponente di spicco di uno dei clan lametini, e ad i suoi prestanome

Il provvedimento della magistratura, è stato emesso dal tribunale di Catanzaro su conforme richiesta del procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro, sulla base delle informative del gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme.

Le indagini delle Fiamme gialle hanno consentito di mettere pienamente in luce la spiccata pericolosità sociale dell’indagato e la dedizione dello stesso al compimento di gravi reati, dei cui proventi egli ed i suoi familiari hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni; per cui è stata richiesta e ottenuta anche l’applicazione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni cinque.

I mirati accertamenti patrimoniali e reddituali delle fiamme gialle, condivisi dalla procura della Repubblica del capoluogo hanno dimostrato che i beni nella disponibilità del soggetto sono di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dall’indagato.

Ciò ha consentito ai militari di fornire alla magistratura un solido quadro indiziario per disporre il sequestro dei cespiti patrimoniali, rivelatisi di origine illecita o ingiustificati nel loro possesso.

Nello specifico, la misura eseguita dai finanzieri ha riguardato 5 appartamenti di pregio, di cui uno ubicato in Piemonte e gli altri in Calabria; 3 fabbricati adibiti ad opifici industriali e artigianali, di cui uno ubicato nella stessa regione settentrionale e i rimanenti in Calabria; 4 grossi appezzamenti di terreno edificabili ed agricoli, con annessi fabbricati pertineziali, ubicati nel lametino; 7 magazzini situati in Calabria e Piemonte; 5 imprese avviate, fra cui tre società di capitali operanti in varie areea d’italia soprattutto, fra l’altro, nel settore degli alimentari; 4 polizze vita, cassette di sicurezza e disponibilità finanziarie presso vari istituti di credito. Il tutto per un valore complessivo stimato di circa due milioni di euro.