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Erano agli arresti domiciliari e violavano sistematicamente le prescrizioni come se fossero in una “zona franca”, per questa ragione a carico di tre persone, Aurelio Scalise, 49enne di Pianopoli, Antonio e Pasquale Salatino, di 52 e 30 anni, entrambi di Lamezia Terme, è scattato l’aggravamento della pena e sono stati tradotti in carcere a Catanzaro dai carabinieri lametini che hanno eseguito un’ordinanza del gip che ha accolto la richiesta della Dda del capoluogo di regione.
I tre erano agli arresti domiciliari poiché coinvolti all’operazione Dionisio che il 31 gennaio 2017, aveva portato all’arresto di 48 soggetti ritenuti facenti parte di un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico.
Il ripristino della custodia cautelare in carcere scaturisce dalle reiterate violazioni delle prescrizioni della misura degli arrestati domiciliari, prevalentemente connesse alla frequentazione con altri soggetti pregiudicati, commesse dai tre arrestati ed accertate dal Nucleo investigativo del Gruppo dei Carabinieri di Lamezia attraverso complesse indagini tecniche e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, nell’ambito delle indagini di cui all’operazione “Zona Franca”.