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Due persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Soverato con l’accusa di tentata estorsione e danneggiamento seguito da incendio in concorso. Si tratta di Giuseppe Corapi, 36enne di San Sostene (con precedenti), e Francesco Signorelli, 22enne di Davoli, centri del Catanzarese.
Secondo l’accusa, i due nella notte di giovedì scorso si sono recati in via Carducci di Montepaone, con l’obiettivo di innescare l’incendio dell’autovettura in uso a un giovane del posto dal quale pretendevano del denaro. A questo punto, i due si sono dati alla fuga, percorrendo un primo tratto a piedi e proseguendo poi a bordo di autovettura.
I movimenti non sono sfuggiti a un Carabiniere in servizio a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e residente nelle vicinanze, il quale, terminato il turno di servizio, stava facendo rientro presso la propria abitazione. Il militare ha fornito le prime, fondamentali, indicazioni sull’evento e sui presunti responsabili, contattando la centrale operativa della Compagnia di Soverato, che ha immediatamente diramato le ricerche a tutte le pattuglie in circuito.
Dopo qualche ora, i ricercati, successivamente identificati Corapi e Signorelli, sono stati rintracciati dai militari di Davoli, all’interno di un bar sito in quella frazione marina e tradotti in caserma.
Dai successivi accertamenti, è emerso che i due avrebbero agito al fine di riscuotere un debito di 500 euro, vantato da Corapi nei confronti della vittima, la quale sarebbe stata già più volte sollecitata mediante presunte minacce telefoniche.
Inoltre, spiegano i militari, i due hanno anche tentato di crearsi un alibi, recandosi presso un ristorante di Davoli poco prima di commettere il fatto, con l’obiettivo di farsi rilasciare una ricevuta fiscale, attestante la loro presenza sul posto; tuttavia, grazie alle dichiarazioni rese dal titolare dell’attività commerciale, anche tale circostanza è stata chiarita.
Ad esito delle indagini entranbi sono stati sottoposti a fermo giudiziario, con l’accusa di tentata estorsione e danneggiamento seguito da incendio in corso, e ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Sabato pomeriggio, a conclusione dell’udienza di convalida, il Giudice di Catanzaro, su richiesta della locale Procura, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Corapi, che pertanto è stato tradotto presso il carcere di Catanzaro-Siano, e gli arresti domiciliari per Signorelli.