Lamezia commissariata, sindaco: “Offesa a principi elementari democrazia”

Il sindaco eletto fa lo sciopero della fame dopo la decisione del Consiglio di Stato. E propone di riformare la legge sui scioglimenti degli enti locali per infiltrazioni

Carlomagno

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Paolo Mascaro
Il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro

Va avanti lo sciopero della fame del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, contro la decisione del Consiglio di Stato di accogliere la richiesta del Governo di sospensiva della sentenza del Tar con cui era stato annullato lo scioglimento del Comune per condizionamenti mafiosi, con il conseguente ritorno alla guida del Comune dei Commissari prefettizi.

“Ciò che sta accadendo – dice Mascaro – offende i principi più elementari della democrazia. La mia protesta ha lo scopo di sottolineare un’esigenza indifferibile: la legge sullo scioglimento dei Comuni per condizionamenti della criminalità va riformata con urgenza per introdurre un reale contraddittorio tra le parti.

L’attuale normativa presenta limiti molto gravi. Non c’é un solo atto della mia Amministrazione di cui mi sia stata contestata le legittimità. I Commissari, inoltre, non hanno mai revocato alcuna nostra delibera. In che cosa consiste, allora, il tanto sbandierato condizionamento mafioso che ha motivato lo scioglimento?”.