Corruzione, trasferito a Potenza il magistrato Vincenzo Luberto

L'ormai ex aggiunto di Gratteri farà il giudice civile. La decisione è stata presa dal Consiglio superiore della magistratura dopo l'inchiesta della procura di Salerno che lo accusa di corruzione in atti giudiziari

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Vincenzo Luberto

Il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Vincenzo Luberto, è stato trasferito in Basilicata dopo l’indagine della procura di Salerno in cui è coinvolto per un presunto caso di corruzione in atti giudiziari. A deciderlo la sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura che ne ha disposto il trasferimento, come giudice civile, al Tribunale di Potenza.

Al magistrato vengono contestati i rapporti avuti con l’ex parlamentare calabrese del PD Ferdinando Aiello. Nelle scorse settimane, a dicembre, il procuratore era stato formalmente indagato dalla procura.

Secondo l’accusa dei pm campani, competenti sul distretto di Catanzaro, Luberto avrebbe accettato presunti viaggi che sarebbero stati regalati al magistrato dall’ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello con il quale era in rapporti di amicizia. Il nome di Luberto sarebbe emerso in un’indagine della Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri che ha poi trasmesso gli atti a Salerno.

A Potenza è già stato trasferito nelle scorse settimane anche l’ex procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, coinvolto in un’altra inchiesta della procura di Salerno. Su Facciolla un comitato spontaneo aveva raccolto migliaia di firme per farlo tornare al suo posto a Castrovillari.