Fatture gonfiate per un finanziamento Ue, 4 indagati

Operazione della Guardia di finanza nel Lametino. Coinvolti tre professionisti e un impiegato. Fondi serviti a ristrutturare un Hotel. Sequestrati 415 mila euro.

Carlomagno

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finanza catanzaroAvrebbero gonfiato le fatture per ottenere un finanziamento comunitario finalizzato a ristrutturare una struttura ricettiva del lametino. Tre professionisti e un dipendente dell’Anci sono stati raggiunti da un provvedimento di interdizione in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, riciclaggio e autoriciclaggio.

I finanzieri di Catanzaro hanno notificato la misura a Vittorio Macchione, 69 anni, architetto; a Rossella Macchione, 37 anni, dipendente Anci; Claudia Macchione, 30 anni, ingegnere; tutti di Nocera Terinese, e a Sandro Cardillo, 67 anni, architetto di Messina.

Nei loro confronti è stato disposto il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e il divieto di svolgere attività imprenditoriali, di ricoprire uffici direttivi di società – sia di capitali che di persone – nonché di svolgere attività professionali per le quali è necessaria l’iscrizione in albi professionali, per un periodo di dodici mesi.

Il provvedimento è stato emesso anche nei confronti delle imprese Rogical Srl, con sede in Lamezia Terme, proprietaria dell’Hotel Mondial di Nocera Terinese; Architetto Cardillo Srls, con sede a Falerna e Sviluppotek Srl, sempre con sede a Nocera.

Le tre società sono destinatarie di un sequestro preventivo, anche ai fini della confisca per equivalente per un valore di quasi 415 mila euro. Il provvedimento è stato emesso dal giudice del Tribunale di Lamezia Terme, Luca Nania, su richiesta della locale procura guidata da Salvatore Curcio.

L’operazione, denominata “Big spot”, giunge al termine di articolate indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, sotto la direzione del sostituto procuratore lametino Giuseppe Falcone.

In particolare, nell’ambito dell’operazione denominata “È dovere” (concernente episodi di corruttela che hanno visto coinvolto anche una Dirigente di Settore della Regione Calabria), condotta dalla Fiamme Gialle su delega dell’autorità giudiziaria di Catanzaro e conclusasi nell’ottobre 2018, erano emersi risvolti investigativi che riguardavano specificatamente la competenza della Procura lametina.

Nel merito, la Guardia di Finanza, passando al setaccio le pratiche di finanziamento transitate per il Dipartimento “Turismo, Spettacolo e Beni Culturali” della Regione Calabria interessato dalle indagini, individuava anomalie in quella riferita alla Rogical S.r.l., che aveva ottenuto un finanziamento comunitario (Fesr del Por 2007/2013), con il dichiarato fine della riattivazione (ristrutturazione ed ammodernamento) dell’Hotel Mondial di Nocera Terinese.

Le investigazioni, secondo quanto spiega una nota degli inquirenti, hanno consentito di rilevare come gli indagati fossero riusciti a ottenere illecitamente il finanziamento comunitario, presentando un progetto di ristrutturazione edilizia con importi artatamente sovradimensionati, incassando la prima tranche di fondi pubblici pari a quasi trecentomila euro.

Secondo l’accusa, tale importo fraudolentemente ottenuto, provento della truffa, veniva canalizzato attraverso i conti correnti delle tre società sopra indicate (dalla Rogical S.r.l. alla Architetto Cardillo S.r.l.s. che inviava alla Sviluppotek S.r.l., per poi tornare al termine nuovamente alla Rogical S.r.l.), giustificando formalmente le transazioni finanziarie con il pagamento delle fatture gonfiate o con la corresponsione di acconti per acquisti immobiliari mai perfezionati.

In seguito al conseguimento del finanziamento, gli indagati avrebbero inoltre realizzato una complessa operazione di riciclaggio ed autoriciclaggio “circolare”, posta in essere grazie a un articolato schema finanziario che ha determinato un ulteriore profitto illecito di 115.000 euro.

Macchione Vittorio, considerato il dominus della Rogical S.r.l. e della Architetto Cardillo S.r.l.s., avrebbe artificiosamente “gonfiato” i costi delle opere in muratura prospettati alla Regione Calabria (sia riguardo al costo della manodopera che al costo dei materiali), falsamente indicando nella richiesta di finanziamento l’importo di oltre 700 mila euro per tali opere e, al fine di rendere al tempo stesso più credibili i costi dichiarati e più complesso l’accertamento della loro congruità, avrebbe omesso di produrre qualsivoglia preventivo riguardante i costi delle opere murarie, nonché aveva modificato l’indicazione dell’impresa incaricata per i lavori murari, designando, in luogo della società inizialmente indicata, la Architetto Cardillo S.r.l.s., secondo l’accusa, “fittiziamente intestata a Cardillo Sandro il quale era pienamente consapevole della situazione e pronto a prestare il proprio nome e la propria collaborazione nel disegno truffaldino ideato dal Macchione, anche in virtù delle relazioni personali intercorrenti tra i due (Cardillo risulta essere“compare d’anello” di Macchione).

Alla presunta truffa avrebbero inoltre partecipato Rossella Macchione, all’epoca della presentazione della domanda di pagamento della prima tranche del finanziamento amministratore unico della Rogical, nonché Claudia Macchione, amministratore unico della Rogical S.r.l. allorquando è stata avanzata la richiesta di pagamento del saldo del finanziamento nonché rappresentante della Sviluppotek S.r.l., quest’ultima società coinvolta nei movimenti finanziari ricondotti nell’alveo del riciclaggio.