Rinascista-Scott, Gratteri: “A Novembre il processo in Calabria”

In audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia, il procuratore di Catanzaro ha anche annunciato il potenziamento dell'organico. La Dda avrà in tutto 15 magistrati mentre la Procura ordinaria undici

Carlomagno

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Nicola Gratteri
Nicola Gratteri

“Proprio oggi pomeriggio sono stato a Lamezia Terme. I lavori stanno andando avanti, realisticamente intorno al 10 novembre potremmo continuare il processo a Lamezia Terme”. Lo ha anticipato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti a margine della sua audizione odierna davanti la Commissione antimafia nella prefettura di Catanzaro.

Il processo ‘Rinascita Scott’, che vede oltre 400 imputati coinvolti a dicembre scorso nella maxi-operazione anti-‘ndrangheta coordinata dalla Dda di Catanzaro, si sta celebrando nell’aula bunker di Rebibbia a Roma in attesa di essere trasferito in Calabria, nell’area industriale di Lamezia Terme, dove è in corso di allestimento un’aula bunker.

Gratteri davanti alla Commissione antimafia ha fatto anche il punto sulla procura che guida. “Ho parlato alla Commissione delle cose che ci servono”, ha detto ai giornalisti. “Ovviamente non vi parlerò di indagini né di quello che ho intenzione di fare, ma – ha proseguito Gratteri – come novità posso dire che ci sarà la possibilità di aumentare la pianta organica della Procura di Catanzaro di due unità, questo ci ha detto il ministro, di due unità al Tribunale e di tre alla Corte d’appello, e questo mi consentirà di portare la Dda a 15 unità e la Procura ordinaria a 11″.

“Quindi – ha detto ancora – possiamo potenziare le quattro province, possiamo fare cose belle e importanti, approfondire e curare meglio le indagini. Poi abbiamo chiesto, alla luce dell’aumento della pianta organica, di rivedere il numero dei componenti le sezioni di polizia giudiziaria”. “Un’altra cosa che ho chiesto alla Commissione è la modifica sul Tribunale distrettuale”.

“Come esiste la Procura distrettuale, – ha spiegato il procuratore – creando pubblici ministeri specialisti in processi di criminalità organizzata, stessa cosa vorremmo nei Tribunali, con collegi di magistrati specializzati per reati di criminalità organizzata. Questo, oltre ad avere dei giudici specializzati, vuole dire – ha concluso il procuratore di Catanzaro – risparmiare milioni di euro”.