Celebrati i funerali di Jole Santelli, presenti Casellati, Conte e Lamorgese

Le esequie sono state celebrate in un clima di grande commozione nella chiesa di San Nicola a Cosenza. Monsignor Nolé: "Jole aveva grande dignità". Poi al governo: "Quì mancano gli educatori alla legalità, e forse anche noi dobbiamo fare mea culpa"

Carlomagno

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In un clima di grande commozione si sono svolti oggi pomeriggio nella chiesa di San Nicola a Cosenza i funerali di Jole Santelli, la presidente della Regione Calabria scomparsa ieri notte a soli cinquantuno anni. Le esequie si sono svolte in forma strettamente privata per le norme anti covid.

Alla cerimonia erano presenti, oltre alla famiglia e ai parenti stretti della governatrice, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il vice presidente della Camera Ettore Rosato. Presenti anche il senatore Maurizio Gasparri e Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, partito della Santelli. Ieri era stato il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia a far visita alla famiglia.

A officiare il rito funebre, l‘arcivescovo di Cosenza – Bisignano, monsignor Francesco Nolé, affiancato dall’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari e dall’eparca di Lungro, monsignor Donato Oliverio.

«Quello che viviamo oggi – ha detto durante l’omelia l’arcivescovo Nolé – è un momento di sconforto per la morte di Jole Santelli ma a noi fedeli non rimane che ringraziare questa persona per il bene che ha fatto durante la sua vita».

«Jole – ha aggiunto il presule – come la sua famiglia aveva forti radici religiose ed ha servito la comunità con dedizione e passione. Ringraziamo il Signore per il lascito della testimonianza di dignità, di delicatezza, del coraggio con il quale ha affrontato il suo dolore. Jole è stata una donna intelligente, preparata e determinata che ho imparato ad apprezzare quando da sottosegretario alla giustizia impedì la chiusura del tribunale di Tursi. L’ultima volta che parlammo – ha detto ancora mons. Nolé – ho avuto la conferma di quanto amasse la sua terra, la sua città, con un’umiltà capace di accogliere e di comprendere chiunque si trovasse in difficoltà. Con la sua elezione a Presidente si era accesa una luce rosa su questa nostra terra che dobbiamo tenere viva».

«Cosa ci lascia Jole come testamento e testimonianza di cui fare tesoro? La dignità, la riservatezza e la sua delicatezza, non cedendo mai alle provocazioni. Ma anche il coraggio con cui ha affrontato la malattia, non facendola mai pesare sul suo lavoro e sulla sua attività amministrativa. La malattia, diceva, ti fa conoscere la libertà e ti spinge a non avere paura più di niente. È stata una donna intelligente, preparata e determinata, capace di vivere il suo ruolo al meglio per il bene comune. Cara Jole, prega per noi, ora che sei davanti alla verità e alla misericordia di Dio».

«Jole – ha detto ancora l‘arcivescovo Nolé – ha fatto un miracolo, ha radunato qui tanti rappresentanti istituzionali».

Poi, rivolto a loro: «Grazie e che sia un incoraggiamento affinché la vostra presenza sia di speranza e di sostegno, che ci sia speranza, conforto, vicinanza. Ne abbiamo bisogno. Mancano gli educatori alla legalità, e forse anche noi dobbiamo fare mea culpa. Dobbiamo impegnarci tutti affinché questo stato di diritto possa far esprimere le tante belle potenzialità della Calabria. Dobbiamo farlo per dare speranza al futuro. È questo il miglior modo di onorare Jole».

All’uscita dalla chiesa i cittadini hanno tributato un lungo applauso al presidente Santelli. In migliaia da stamattina hanno reso omaggio alla nella camera ardente della chiesa di San Nicola. Terminato la cerimonia religiosa, il corteo funebre è poi partito alla volta della Cittadella regionale di Catanzaro.

Il feretro sarà traferito al dodicesimo piano dov’è si trova la “plancia di comando” della Regione. Sabato la camera ardente nel piazzale antistante la cittadella dalle 9 alle 13.30 (orario rivisitato, prima era le 15, ndr) per coloro che volessero rendere l’ultimo saluto alla governatrice.

Terminato l’omaggio al feretro della Santelli, ci sarà la benedizione di monsignor Bertolone. Quindi, verranno avviate tutte le procedure per la cremazione della salma a Carpanzano, rito richiesto su espressa volontà della governatrice. Poi l’urna con le ceneri della governatrice sarà riposto nella cappella del cimitero del comune di Malito, dove riposano i genitori, originari del centro del Savuto.

Addio Presidente Santelli