Covid in Calabria, Consiglio regionale valuta legge per competenza sanità

Emergenza Covid-19 "Calabria Zona Gialla". Questo l'unico punto all'ordine del giorno della seduta straordinaria del Consiglio regionale iniziata a palazzo Campanella con un minuto di silenzio in ricordo della Presidente Santelli. Spirlì: "Non ci arrendiamo". Mozione dell'opposizione

Carlomagno

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Emergenza Covid-19 “Calabria Zona Gialla”. Questo l’unico punto all’ordine del giorno della seduta straordinaria del Consiglio regionale iniziata a palazzo Campanella, a Reggio Calabria, con un minuto di silenzio in ricordo della Presidente Jole Santelli.

Il presidente dell’Assemblea Domenico Tallini ha deposto un mazzo di fiori nel posto riservato alla Presidenza della Giunta regionale, in ricordo di Jole Santelli. Gesto che l’Aula ha accompagnato con un caloroso applauso in ricordo della Presidente, scomparsa il 15 ottobre scorso. Lo stesso Tallini ha quindi invitato a dedicare alla Presidente Santelli un minuto di silenzio in sua memoria.

Tallini, poi, prima di dare la parola al presidente facente funzioni della Giunta regionale Nino Spirlì, ha comunicato l’intenzione di dare mandato a un gruppo di esperti in diritto costituzionale a predisporre una legge regionale “che ci faccia riappropriare della competenza in materia di sanità. “Sappiamo – ha detto – che ciò provocherà uno scontro istituzionale ma non possiamo tirarci indietro. Se il governo fosse stato più dialogante e giusto, non saremmo arrivati a questo, se il governo avesse fatto il suo dovere verso la Calabria, non saremmo arrivati a questo. Non ci arrendiamo e lo diciamo a gran voce e lo dimostreremo con i fatti”, ha detto Spirlì.

La decisione del Governo di comprendere la Calabria tra le “zone rosse” è ritenuta eccessiva rispetto alla reale situazione dei contagi nella regione. Si annuncia un dibattito infuocato, soprattutto dopo quanto è emerso dalle dichiarazioni del Commissario per il rientro del debito nella sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, nella trasmissione “Titolo V”, di un piano covid mai realizzato e attuato e di numeri di posti letto di terapia intensiva in Calabria, ancora al palo.

Intanto, sulla questione della “zona rossa”, sul mancato potenziamento del sistema sanitario regionale, e sulla mancata assunzione del personale sanitario, un gruppo di consiglieri regionali ha presentato una mozione in consiglio. Gli esponenti politici, dopo una lunga premessa sulle “responsabilità della regione e dall’ufficio del commissario” – è scritto in una nota – impegnano la Giunta regionale e la maggioranza a dare risposte immediate nei prossimi giorni assumendo, ad esempio, gli infermieri di comunità, rendendo le Usca operative così come prevede la legge, attivando i posti letto aggiuntivi di terapia intensiva, sub intensiva, di pneumologia e malattie infettive dei nostri ospedali”, si legge nella nota a firma di Giuseppe Aieta, Marcello Anastasi, Graziano Di Natale, Carlo Guccione, Nicola Irto, Libero Notarangelo, Flora Sculco e Luigi Tassone.

“Solo così, insieme, saremo in grado di poter uscire dalla zona rossa e di ridurre il numero dei contagi. Ma ognuno deve fare la propria parte, quello che non è stato fatto in questi mesi né dall’ufficio del Commissario, né dalla Regione”, concludono i consiglieri.