Clinica senza fondi, protesta il personale del “Sant’Anna Hospital”. Spirlì incontra Longo e Abramo

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
ansa

I dipendenti della clinica “Sant’Anna Hospital” di Catanzaro, specializzata nella cura delle patologie cardiovascolari, hanno inscenato stamattina una manifestazione per protestare contro la paventata chiusura della struttura e la conseguente perdita di circa trecento posti di lavoro.

I manifestanti hanno attuato un sit-in davanti la Prefettura gridando slogan (“un’eccellenza non si tocca”) contro la possibile chiusura della clinica. Il Sant’Anna hospital sta attraversando una crisi di liquidità dovuta al fatto, secondo il management della struttura, che l’Azienda sanitaria provinciale ha bloccato rimborsi per prestazioni già erogate dalla clinica per un totale di circa venti milioni di euro.

Spilì incontra Longo e Abramo per risolvere vertenza
«Subito dopo l’intitolazione della Cittadella alla presidente Jole Santelli, ho incontrato nel mio ufficio il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, e il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Ci siamo occupati a lungo del Sant’Anna Hospital e di tutto il suo personale, sanitario e non». È quanto dichiara il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, al termine del vertice avvenuto oggi nella Cittadella regionale “Jole Santelli”.

«Inutile nascondere che, in relazione al Sant’Anna – sottolinea Spirlì –, in queste ore si stanno intrecciando diverse questioni. Per quanto ci riguarda, abbiamo trattato a lungo due temi che, per noi, sono i più importanti: le sorti del personale e il contratto tra la struttura e l’Asp di Catanzaro. Ci sono competenze che non ci riguardano ma, da parte nostra, c’è la massima disponibilità ad aiutare chi deve decidere in merito alle sorti di una eccellenza sanitaria calabrese e al futuro lavorativo di 300 padri e madri di famiglia».
«Nei prossimi giorni – conclude Spirlì –, continueranno gli incontri al fine di risolvere un problema che, in questo momento, sta preoccupando tutti noi».