Nubifragio nel Lametino, ci sono 5 indagati per la morte di Stefania Signore e dei due figli

Si tratta di un imprenditore agricolo, un dirigente e tre dipendenti della Provincia di Catanzaro – Settore viabilità e trasporto. L'ipotesi di reato è di omicidio stradale plurimo. Non avrebbero messo in sicurezza la strada provinciale. La tragedia, avvenuta nell'ottobre 2018, sconvolse la Calabria

Carlomagno

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Era la notte del 5 ottobre 2018, quando un violento nubifragio ha strappato alla vita Stefania Signore, di 30 anni, e i suoi due figli, Nicolò e Cristian, di 2 e 7 anni. Fango e detriti travolsero l’auto della donna, che percorreva la Strada provinciale 113, per poi trascinare via la vittima, insieme ai suoi piccoli, dopo che la donna aveva cercato di mettersi in salvo scendendo dal veicolo.

In relazione a quei tragici eventi, a conclusione delle attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme e sviluppate dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo lametino e della Compagnia di Girifalco congiuntamente a personale della Polizia di Stato del Commissariato di Lamezia Terme, sono stati emessi e notificati 5 avvisi di conclusione indagini nei confronti di un imprenditore agricolo, un dirigente e tre dipendenti della Provincia di Catanzaro – Settore viabilità e trasporto, per l’ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo.

Perizie ed accertamenti condotti fanno ritenere l’evento correlabile alla mancata messa in sicurezza e manutenzione dell’area, in violazione alle prescrizioni del codice della strada.

E’ stata una tragedia immane che ha sconvolto tutta la regione quella in cui morirono Stefania Signore e i piccoli Nicolò e Christian Frijia. Dopo un violentissimo nubifragio che devastò tutta la piana lametina, l’auto della donna venne invasa dall’acqua a San Pietro Lametino. Lei scese dall’auto per cercare una via di fuga, ma era stata trascinata via con i bambini. Il giorno seguente, il 6 ottobre, vennero ritrovati i corpi senza vita della Signore e del figlio maggiore, mentre il piccolo Nicolò venne ritrovato dopo alcuni giorni in un campo agricolo. Ai funerali parteciparono migliaia di persone, con il padre dei bambini, Angelo Frijia, devastato dal dolore.