Lavoro, a Lamezia il ministro Orlando e il segretario Cisl Sbarra

Carlomagno

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“Lavoro, sviluppo, legalità: la sfida del Pnrr per i Giovani e la Calabria”. Intorno a questo tema, a Lamezia Terme, si sono interrogati il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando e il leader della Cisl Luigi Sbarra.

Interventi, dopo l’introduzione del segretario generale della Cisl calabrese Tonino Russo anche del presidente della Conferenza episcopale Calabria, mons. Vincenzo Bertolone, del presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, di Klaus Algieri, presidente di Unioncamere Calabria e dell’assessore regionale all’Ambiente Sergio De Caprio. Tra i relatori anche Alessia Morello, alunna dell’Istituto Tommaso Campanella, diretto da Susanna Mustari, dove l’iniziativa si è svolta. proprio gli allievi dell’istituto hanno declinato i temi della legalità in una danza realizzata per l’occasione.

“Perchè la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza abbia una ricaduta sui giovani, in particola in Calabria – ha detto il ministro è necessario passare attraverso tre fattori: una capacità di lavorare sulle politiche attive e di costruirle, perché in alcune realtà rischiano di apparire solo evocazioni esoteriche; la possibilità di costruire delle politiche industriali e la qualità del lavoro. Le tre questioni si tengono con un metodo che l’Unione europea, guardando all’esperienza italiana, chiama dialogo sociale”.

Per il leader nazionale della Cisl “investire su sanità, scuola e pubblico impiego. Questo è il patto che ora chiediamo al Governo Draghi: creare buona occupazione, soprattutto giovanile e femminile. Che vuol dire nuove politiche industriali. Bisogna puntare su fiscalità di vantaggio. Contrasto del precariato e di ogni forma di sfruttamento. E poi protezioni sociali universali, con ammortizzatori sociali rivolti a tutti e collegati a politiche attive e generative che forniscano formazione, riqualificazione. E’ poi necessario fermare l’esodo di centinaia di migliaia di giovani, studenti, lavoratori, professionisti, che ogni anno lasciano il Sud per cercare fortuna altrove. Questo deve essere uno degli obiettivi dell’attuazione del Pnrr e per questo occorre ora realizzare un patto forte con il Governo, le istituzioni regionali e le imprese”. (ansa)