Basso profilo, archiviata la posizione di Lorenzo Cesa

Il segretario dell'Udc era accusato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso. Nella stessa inchiesta era stato arrestato l'ex presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, poi condannato a 5 anni di reclusione per scambio elettorale politico mafioso

Carlomagno

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Lorenza Cesa

Il gip del Tribunale di Catanzaro, Valeria Isabella Valenzi, ha accolto la richiesta di archiviazione che era stata presentata dalla Dda nei confronti dell’ex segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, indagato nell’ambito dell’inchiesta “Basso Profilo” incentrata su presunti illeciti rapporti tra alcune cosche di ‘ndrangheta del crotonese con imprenditori ed esponenti della pubblica amministrazione. Cesa era accusato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso.

All’epoca dei fatti, risalenti al 2017, Cesa era anche europarlamentare. L’ex segretario dell’Udc si dimise il giorno stesso in cui si apprese del suo coinvolgimento nell’indagine, nell’ambito della quale era accusato, in particolare, di avere aiutato due imprenditori ad ottenere appalti nel settore della fornitura di materiali per l’antinfortunistica.

Secondo la Dda, non sussistono elementi per provare l’appartenenza di Lorenzo Cesa all’associazione sgominata con l’operazione “Basso profilo”.

Nello stesso procedimento è rimasto coinvolto anche l’ex segretario regionale dell’Udc della Calabria, Franco Talarico, che fu arrestato nell’operazione “Basso profilo, eseguita nel gennaio scorso, con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.

Talarico, ex assessore regionale al Bilancio, e già presidente del Consiglio regionale, è stato processato col rito abbreviato e condannato il 28 ottobre scorso a cinque anni di reclusione.